I giornalisti Enzo Palmesano e Salvatore Minieri, vengono insultati dal presidente della cooperativa sociale Apeiron, Emiliano Sanges, di Pignataro Maggiore (Ce)
perché “colpevoli” di aver fatto il proprio dovere, cioè informare correttamente e compiutamente l’opinione pubblica.
L’inchiesta giornalistica, duramente criticata, ha portato alla luce le gravi responsabilità dell’amministrazione del comune di Pignataro Maggiore per il “caso Lubrano- Felicità”: i rapporti tra la cooperativa “Apeiron” e un’associazione culturale (denominata “Gruppo sociale La Felicità”) che faceva riferimento alla nuora del defunto capomafia Vincenzo Lubrano.
La cosa gravissima è che i due giornalisti, già vittime di reati di stampo mafioso, ai quali va la piena e incondizionata solidarietà di Stampa romana, sono stati
insultati dal presidente della cooperativa che gestisce i beni confiscati alla camorra, durante un convegno pubblico alla presenza anche di esponenti del comune di
Pignataro Maggiore.
Auspichiamo un urgente intervento dell’autorità giudiziaria e delle forze dell’ordine per tutelare non solo l’incolumità dei due giornalisti ma anche un bene prezioso e di
rango costituzionale: la libertà di stampa.
Fabrizio de Jorio
Delegato Segreteria ASR Libertà di informare