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Nasce il fondo straordinario per l’editoria. Lo stato torna a investire sul settore

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Dall’analisi della legge di bilancio arrivano buone notizie sul fronte del sostegno pubblico all’editoria.

L’articolo 113 prevede l’arrivo di risorse molto importanti per il settore.

Oggi la presidenza del Consiglio gestisce 110 milioni di euro.

Con la nuova norma si aggiungono 90 milioni per il 2022 e 140 per il 2023.

Il nuovo fondo si chiama Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria.

Le risorse sono separate dal Fondo per il pluralismo.

I milioni di euro del Fondo straordinario saranno distribuiti, sentite le parti sociali, datoriali e dei lavoratori, con Dpcm di concerto con Mise, ministero del lavoro e mef.

In pratica potrebbe aumentare di molto la capienza degli aiuti all’editoria.

Se il Parlamento dovesse approvare così la norma, ci sarebbe una netta inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni in cui sono state sottratte risorse al settore dell’informazione e non sono state aggiunte.

Queste risorse hanno un vincolo di fondo: servono alla transizione digitale, all’assunzione delle relative figure professionali nei nuovi media, agli ammortizzatori sociali e alla domanda di informazione.

 
Con i comitati di redazione chiederemo che i nuovi investimenti si traducano in occupazione e stabilizzazione dei precari.
 
Segreteria Associazione Stampa Romana

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