A distanza di nove mesi dalla prima “manifestazione d’interesse per titoli e prova colloquio per un incarico libero professionale e/o a tempo determinato per 1 addetto stampa”, il 9 novembre scorso la Asl di Frosinone ha emesso un nuovo avviso, replicandone il contenuto anche nella brevità della visibilità pubblica (sei giorni), per sostituire la giornalista professionista precedentemente risultata idonea e quindi incaricata.
“L’incarico libero professionale – citiamo testualmente le caratteristiche dell’avviso – non prevede vincoli di subordinazione, ma si caratterizza per la continuità delle prestazioni nel periodo del rapporto concordato”, nel caso specifico la durata indicata è di sei mesi prorogabili per il medesimo tratto temporale. Così come nel precedente bando, anche se la successiva proroga dell’incarico è stata di tre mesi, contrariamente a quanto indicato nell’avviso stesso.
Nel documento si specifica, altresì, che è mirato ad “assicurare un’efficiente comunicazione delle attività e delle iniziative aziendali con particolare riferimento alla gestione dell’emergenza Covid 19 in un’ottica di ottimizzazione del processo di trasferimento delle informazioni, in coerenza con la legge 7 giugno 2000 n.150”.
Proprio in base ai presupposti fondanti di tale normativa, che distingue la comunicazione istituzionale e politica da un’informazione compiuta ad opera di un professionista, torniamo a rimarcare l’opportunità e la necessità di trasformare l’incarico esterno in un rapporto stabile di lavoro subordinato.
Tanto in relazione al fatto che tale funzione è stata svolta per anni da un giornalista assunto nell’Ufficio Stampa della stessa Asl di Frosinone, quanto perché tale compito così delicato non può essere affidato a rapporti di lavoro di tipo “emergenziale” in un’azienda di sanità pubblica.
Marina Testa Fiduciaria ASR Frosinone
Lazzaro Pappagallo Segretario ASR
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