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CdR askanews: sulle agenzie cambiamo verso. Dai bandi alle convenzioni.

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Alla cortese attenzione 

del sottosegretario all’Editoria 

Presidenza del Consiglio 

senatore Rocco Giuseppe Moles 


e per conoscenza 

al direttore del Dipartimento dell’Editoria

Presidenza del Consiglio

dottor Ferruccio Sepe


Gentile senatore Moles,

ci uniamo agli appelli dei colleghi delle altre agenzie di stampa e di Stampa Romana per chiederle di riconsiderare profondamente le modalità di attribuzione dei contratti di fornitura informativa della presidenza del Consiglio, tornando al sistema delle convenzioni. Per poter guardare al futuro riteniamo, come i nostri colleghi, che vada posta fine al periodo delle gare al massimo ribasso.  

L’informazione indipendente, di qualità, non ricattabile, è un valore fondamentale per la democrazia, ma, come dimostrano gli eventi di questi anni, è fragile e necessita di tutele. I giornalisti hanno bisogno di certezze, continuità e stabilità per poter svolgere il loro lavoro al meglio. Le chiediamo perciò di tornare a un sistema che premi la qualità, le tutele contrattuali, la correttezza e che metta le agenzie in condizione di non dover cercare di sopravvivere tagliando indiscriminatamente l’occupazione stabile, ricorrendo a espedienti o proponendo prodotti di scarso valore aggiunto. 

Come saprà, i giornalisti di Askanews hanno pagato sulla loro pelle le storture emerse nel sistema delle gare di appalto. I problemi sorti in fase di gara hanno infatti contribuito in misura rilevante al dissesto dell’azienda. Un bando pubblico basato sulla quantità e sul massimo ribasso, che valuta il lavoro giornalistico come una commodity, ha aperto una grave crisi aziendale che si è voluta risolvere cercando di penalizzare proprio il lavoro giornalistico. 

In questi anni così difficili la redazione ha resistito, continuando a garantire un’informazione corretta e di qualità. Oggi Askanews può continuare a operare grazie al sacrificio della componente giornalistica, che ha accettato riduzioni degli stipendi e degli orari, in vari casi molto pesanti, con contratti di part-time firmati da ciascuno di noi. L’alternativa sarebbe stata il fallimento.

Siamo fiduciosi che lei e il suo governo saprete ascoltare questo nostro appello e ridare vigore e autorevolezza al sistema delle agenzie, che è la preziosa struttura portante dell’informazione italiana.

Ci auguriamo di poterla incontrare insieme agli altri comitati di redazione e ai rappresentanti del sindacato per poter dialogare con lei del nostro futuro. 

Cordiali saluti

Il Cdr Askanews

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