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Cdr Radiocor a Moles: le gare al ribasso sviliscono prodotto e occupazione. Abbandoniamo i bandi

Radiocor

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All’attenzione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Senatore Giuseppe Moles, e al Dipartimento per l’Informazione e per l’Editoria.


Le agenzie di stampa rappresentano una colonna portante del sistema di informazione del nostro Paese per la loro natura di fonte primaria delle notizie, la loro presenza diretta, costante e capillare sugli eventi, la loro capacità di dare spazio alla pluralità delle voci e dei punti di vista.

Sono, inoltre, per l’indipendenza, l’autorevolezza e la qualità dell’informazione che propongono, una espressione rilevante dell’Articolo 21 della Costituzione Italiana da difendere e valorizzare per l’immutata importanza anche e soprattutto nel contesto dei nuovi ambienti di circolazione delle notizie rappresentati dalle piattaforme Internet e dai social network.


Questo sistema e questi principi non meritano un trattamento “al ribasso”, non possono cioè essere considerati da chi si occupa della cosa pubblica secondo il solo criterio economico valutando il servizio offerto, essenziale per la pluralità e la libertà di informazione che sono principi cardine della nostra Carta Costituzionale, con l’unica logica del risparmio.

I bandi del 2017 hanno posto le premesse di una situazione svilente e preoccupante per le testate giornalistiche delle agenzie di informazione, situazione nella quale solo i sacrifici fatti dai giornalisti, in termini economici e di dedizione professionale, hanno consentito comunque ai notiziari di continuare a salvaguardare qualità e tempestività.

A tutto ciò si è aggiunto un crescente potere della piattaforme Internet che, pur usando tanti contenuti prodotti dalle agenzie e dagli altri media, non li remunerano per quanto dovuto, cioè in maniera proporzionale ai costi affrontati dai gruppi editoriali.
Ci rivolgiamo dunque a questo Governo, certi di trovare la sensibilità necessaria per gestire la delicata e fondamentale questione della tutela delle agenzie, evitando gare al ribasso a discapito di qualità e pluralismo dell’informazione e a vantaggio di quanti usano lavoro precario e non giornalistico, calpestando a volte anche il contratto e le tutele sindacali. 

In questo contesto il CdR di Radiocor, agenzia attiva da oltre 50 anni e punto di riferimento italiano per l’informazione economica e finanziaria, si unisce alle richieste già avanzate dai Comitati di Redazione delle altre agenzie di stampa e da Stampa Romana chiedendo di tutelare con una nuova logica la pluralità dell’informazione, il lavoro giornalistico, prendendo in considerazione competenze e specificità delle offerte informative e anche le molteplici prospettive di sviluppo di un lavoro in tempo reale, imparziale, affidabile e preciso, come quello delle agenzie di stampa.

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