I ministeri vigilanti su Inpgi, Mef e lavoro, hanno dato parere positivo al taglio dell’1 per cento su stipendi e pensioni per cinque anni contenuti in una delibera cosiddetta “salva inpgi” varata dal cda in carica a giugno scorso.
Stampa Romana aveva denunciato l’incostituzionalità di questo prelievo in un parere legale che qui riportiamo. E infatti lo Stato ha deciso nei fatti di non dar seguito a quella delibera ma di passare alla garanzia pubblica prevista nella legge di bilancio appena approvata con l’incorporazione di Inpgi 1 in Inps a partire dal prossimo luglio.
In teoria la nuova legge dovrebbe travolgere una delibera che presupponeva un Inpgi 1 ancora privatizzato e in funzione ma è chiaro che urgono contromisure adeguate.
Per evitare velenosi colpi di coda, tra l’altro impropri visto che al tavolo ministeriale su Inpgi erano presenti tutti gli attori ministeriali vigilanti, è necessario che Inpgi annulli o sospenda quella delibera o quella parte di delibera. Un atto doveroso visto che ci troviamo in un campo di gioco nettamente diverso da qualche mese fa.
Segreteria Associazione Stampa Romana
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