Nei giorni scorsi le istituzioni della regione e delle Asl territoriali di Latina e Frosinone hanno presentato i benefici che la sanità locale deriverebbe dai finanziamenti del pnrr.
Un centinaio di milioni di euro dovrebbero rinforzare i presidi sanitari sottoposti a carenze strutturali e allo stress test del Covid.
Immaginiamo che gli amministratori abbiano previsto, all’interno del rafforzamento dei servizi, la soluzione definitiva alla scomparsa o alla riduzione degli uffici stampa che si occupavano di comunicazione.
A Latina non c’è ombra di sostituzione dopo il pensionamento della collega che si occupava dell’ufficio stampa.
A Frosinone un assunto a tempo indeterminato, anch’egli pensionato, è stato sostituito con un collaboratore a sei mesi all’interno di un rapporto di lavoro che con la precedente collega, sempre lavoratrice autonoma, aveva tutti i crismi del rapporto dipendente piuttosto che della libera professione.
Abbiamo ripetutamente e pubblicamente chiesto spiegazioni di queste scelte che indeboliscono la comunicazione istituzionale proprio in un periodo emergenziale e quindi di maggiori richieste di informazioni da parte dei colleghi e abbiamo chiesto alle
direttrici generali delle asl incontri per arrivare ad altre soluzioni.
Finora non c’è stato modo di incontrare le dg Cavalli e D’Alessandro.
I nuovi finanziamenti non ammettono più tentennamenti nelle scelte strutturali da compiere.
Chiediamo pertanto a Regione ed Asl di risolvere le questioni aperte, comprendendo la necessità anche per i cittadini di una comunicazione stabile, che passi da avviso e selezione pubblica, inquadrata correttamente ai sensi della legge 150/2000.
Segreteria Associazione Stampa Romana