Le guerre rappresentano anche per l’informazione uno stress test.
Per il modo di produrre informazione, per il numero crescente di fonti disponibili, per la diffusione imponente di propaganda e per il ruolo della censura in Russia, per la possibilità molto ridotta di verificare le notizie, per le piattaforme di distribuzione dei contenuti moltiplicatesi negli ultimi anni.
Riproponiamo il VIDEO dell’evento dove abbiamo cercato di capire con colleghe e colleghi che hanno lavorato o lavorano sul campo e con analisti e operatori dell’informazione cosa stia accadendo e se questo passaggio della storia ci stia consegnando una infosfera e un giornalismo diverso da quello tradizionale.
Abbiamo intitolato il ciclo di incontri “L’informazione e la guerra. La giusta distanza”.
Hanno partecipato all’incontro Rosalba Castelletti, corrispondente di Repubblica da Mosca, Angiola Codacci Pisanelli, caposervizio de L’Espresso e rappresentante del comitato di redazione, Michele Mezza, docente di epidemiologia sociale alla Università Federico II di Napoli, Mariangela Paone, inviata speciale El Diario e docente della scuola di giornalismo El Pais, Pietro Suber, inviato di Mediaset e Valerio Nicolosi di Micromega.
Ha moderato Lazzaro Pappagallo, segretario di Stampa Romana.