Cerca
Close this search box.

Ora i Giornali nei Bar Vanno Bene

Condividi questo articolo:

Articolo pubblicato su Datamediahub.it

È almeno dal 2011 che l’attuale Presidente della FIEG, e a capo di Monrif, il gruppo editoriale che si chiama così proprio per la proprietà da parte di Riffeser Monti, tuona contro i giornali nei bar.

Una “ossessione” ripresa più e più volte nel corso degli ultimi dieci anni con l’ipotesi che i bar dovessero pagare la possibilità di offrire la lettura dei giornali ai loro frequentatori un po’ come succede per quei locali che hanno SKY.

Ipotesi che a onor del vero, dopo il crollo della readership dei giornali, vacillava, con proprio la FIEG ad esultare per il ritorno dei quotidiani nei bar dopo la fine del lockdown nella prima fase acuta della pandemia, a maggio 2020.

Al riguardo, vale la pena di ricordare che la stampa misura la readership di ciascuna testata al fine di determinare valore, tariffe e costo contatto degli annunci che le aziende pianificano anche per le pubblicazioni delle quali è editore Riffeser Monti, e che la penalizzazione ripetutamente da lui auspicata comporterebbe inevitabilmente una riduzione dei lettori e dunque, anche, dei ricavi per i quotidiani del suo gruppo editoriale, che non naviga esattamente in buone acque, diciamo.

E infatti pare davvero che ci abbia ripensato. Qn – il Resto del Carlino e Ascom hanno dato il via all’iniziativa“il Resto del Carlino Break – La tua pausa quotidiana”, estendendo a tutti gli associati Ascom la possibilità di offrire ai propri clienti una nuova esperienza di lettura digitale e consultare il quotidiano ovunque si desideri, senza vincoli di geolocalizzazione né temporali: gli esercenti che hanno aderito all’iniziativa, infatti, esporranno all’interno degli spazi della propria attività una locandina con un QR code di accesso a un portale dedicato e regaleranno ai clienti un codice univoco, che permetterà di scaricare la copia del quotidiano di quel giorno gratuitamente, da leggere dove e quando vorranno.

Va detto che l’iniziativa offre la possibilità ai negozianti di partecipare acquistando, a un prezzo agevolato, diversi tagli di codici univoci, necessari allo sblocco della copia singola. Al momento sono quattro le “offerte” con pacchetti che vanno da un minimo di 300 ad un massimo di 2.000 card ad un costo compreso tra 128 e 700 euro circa. Ma si tratta comunque di un bel cambiamento rispetto a quanto sostenuto per anni.

Cambiare idea, quando si ha torto, è sinonimo di intelligenza, e dunque questo va apprezzato. Ora i giornali nei bar, e negli altri esercizi commerciali vanno bene. Però resta il fatto che nel primo trimestre di quest’anno i quotidiani di carta pesavano il 96% dei ricavi editoriali di Monrif, e che il Resto del Carlino è di gran lunga il quotidiano più venduto in Emilia Romagna. Spingere sulle copie digitali certamente non farà felici gli edicolanti, che già lottano strenuamente per resistere all’estinzione, e che paradossalmente il direttore del Carlino ringrazia. E molto probabilmente non farà bene neppure ai conti del gruppo editoriale.

Il network