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Fuortes e il valzer dei direttori: così non va

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I vorticosi cambi di caselle tra direttori Rai con le scelte di Fuortes e le pressioni del governo restituiscono con tutte le fragilità del caso il ruolo del servizio pubblico.

Per Stampa romana non è solo una questione di nomi e di professionalità di direttrici e direttori.

È invece una questione di cosa si fa, in quale ruolo e con quale margine di azione all’interno dell’azienda di servizio pubblico.

I temi allora sono tre.

Un piano industriale chiaro e preciso al quale incardinare ruolo e funzione dell’informazione. E questo piano manca.

La direzione dell’offerta informativa nelle reti continua a restare una scatola vuota senza i poteri previsti dal contratto e dall’articolo 6 con conseguenze dirette sui 200 colleghi che lavorano per la deOi lasciati tuttora senza organizzazione redazionale.

Per ultimo constatiamo l’incessante intrusione della politica nelle scelte quotidiane dell’azienda.

L’insieme di questi fattori investe la missione del servizio pubblico ed espone la Rai ad una pessima immagine pubblica, danneggiando il lavoro, già molto faticoso, di centinaia e centinaia di colleghi.

Segreteria ASR

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