L’avvocatura dello Stato si pronuncia sul prelievo forzoso salva inpgi sull’1 per cento di stipendi e pensioni e lo legittima per sei mesi, dal primo gennaio scorso al 30 giugno 2022, data del passaggio della gestione principale Inpgi all’INPS.
È il risultato incredibile e paradossale di una vicenda assurda i cui effetti saranno visibili sulle nostre buste paga.
Assurda sotto diversi aspetti.
Partiamo dalla misura.
La “delibera salva Inpgi”, ad avviso di Stampa romana, era illegittima perché assunta sulla base di una legge che nell’indicare all’istituto di mettere in atto azioni per ottenere più entrate e meno spese era così generica da non potersi tradurre in un aumento della pressione contributiva riservata solo alla legge. Inoltre i pensionati erano già stati colpiti da prelievi straordinari sulle pensioni non ripetibili.
Anche l’ammontare non serviva assolutamente a salvare l’Inpgi. 17 milioni annui per 240 milioni erano insufficienti a salvare una nave che affondava con quel deficit e con la continua erosione del patrimonio.
Infine l’ingorgo giuridico.
Ottenuta la garanzia pubblica sulle nostre pensioni e sui nostri contributi a fine 2021 i vertici Inpgi avrebbero dovuto immediatamente revocare e annullare la delibera, cosa che non hanno fatto.
Tutti questi passi sono stati sempre avallati dai vertici della Fnsi, rappresentati anche nel cda Inpgi, e hanno sempre visto la nostra netta contrarietà in ogni passaggio anche con i consiglieri di minoranza del cda Inpgi.
Ora in un periodo di stipendi e pensioni fermi da anni e aggrediti dall’inflazione avremo anche il regalo amaro di questo balzello gestito tra presunzione, approssimazione ed incompetenza.
Una beffa grottesca perché oggi chi ha avallato la misura invita a tempo scaduto i colleghi a fare ricorso nei tribunali. E lo fa non senza aver ricordato che comunque cresceranno le pensioni avendo versato di più per sei mesi, unici tra i lavoratori italiani (!!!!).
Stampa Romana ha messo a disposizione il parere legale dello studio Boria a tutti coloro che vorranno impugnare il prelievo forzoso, riservandosi ulteriori iniziative a tutela dei colleghi attivi e dei pensionati.
Segreteria ASR