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90 milioni per editoria e soldi per le assunzioni. Una prima risposta alla crisi

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Era atteso lo sblocco dei 90 milioni di euro previsti dall’ultima legge di bilancio nel Fondo straordinario per l’editoria. La prima tranche di un investimento complessivo da 230 milioni con l’arrivo di 140 milioni per il prossimo anno.

Il decreto licenziato dal sottosegretario all’editoria Moles in concerto con i ministri del Lavoro, dell’Economia e dello Sviluppo economico ripartisce così le risorse: 

15 milioni per le edicole;

28 milioni per le copie vendute lo scorso anno;

35 per la transizione digitale;

12 milioni per le nuove assunzioni stabili con trasformazioni di contratti precari e per l’ingresso di giovani giornalisti.

Nel provvedimento insomma c’è anche una spinta per migliorare la qualità e la quantità dell’occupazione stabile.

Un segnale di attenzione a un settore, vittima di una crisi senza particolari sbocchi, sulla quale ci attendiamo dal prossimo Parlamento riforme strutturali.

Segreteria ASR 

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