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Consulta uffici stampa Asr: nel contratto Sanità ennesima violazione della legge 150/2000

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La Consulta degli uffici stampa dell’Associazione stampa romana denuncia l’ennesima violazione della legge 150/2000, in occasione del rinnovo del contratto del comparto della Sanità pubblica sottoscritto lo scorso 2 novembre dalle sigle sindacali ammesse alla contrattazione collettiva in materia di pubblico impiego e dall’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran).

Benché il contratto definisca lo “Specialista nei rapporti con i media – giornalista pubblico”, tra i sindacati firmatari dello stesso non compare la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi).

Ottenuto unendo con un trattino i due profili professionali di riferimento istituiti con i rinnovi del 2018 (che spazzarono via dalla pubblica amministrazione il contratto di lavoro giornalistico), lo “Specialista nei rapporti con i media – giornalista pubblico” “gestisce e coordina processi di informazione”, “promuove e cura i collegamenti con gli organi di informazione” e, curiosamente, dovrebbe gestire anche “gli eventi, l’accesso civico e le consultazioni pubbliche”. Tra i requisiti per l’accesso compare una “laurea corrispondente allo specifico settore di attività di assegnazione, secondo le indicazioni del bando e corredato – ove previsto – dalle abilitazioni professionali”.

A parte le singolari previsioni relative ad attività legate all’accesso civico e alle consultazioni pubbliche – peraltro già apparse nel 2018 – e il nebuloso periodare relativo ai requisiti, la Consulta degli uffici stampa non può non rimarcare l’ennesimo mancato riferimento esplicito al requisito dell’iscrizione all’Albo dei giornalisti, previsto dalla legge 150/2000 per i componenti degli uffici stampa pubblici che svolgono attività di informazione.

La Consulta degli uffici stampa ritiene che mancata partecipazione del sindacato dei giornalisti alla trattativa per la definizione del profilo professionale dello “Specialista nei rapporti con i media – giornalista pubblico” nel contratto sanità (come in tutti i contratti dei comparti della Pa) debba inficiarne la validità ed efficacia, visto che la legge 150/2000 all’articolo 9, comma 5, recita chiaramente quanto segue: “Negli uffici stampa l’individuazione e la  regolamentazione  dei profili professionali sono affidate  alla  contrattazione  collettiva nell’ambito di una speciale area di contrattazione, con  l’intervento delle organizzazioni rappresentative della categoria dei giornalisti”.

Ricordando circostanze simili in cui in sede giudiziaria è stato riconosciuto il comportamento antisindacale nei confronti di Stampa romana, la Consulta degli uffici stampa, auspica un immediato approfondimento legale da parte della Fnsi, circa gli effetti e la validità stessa dei contratti collettivi di comparto, senza la necessaria partecipazione al tavolo di trattativa del sindacato dei giornalisti sui profili di riferimento, come chiaramente prevede la legge 150/2000.

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