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Coordinamento cdr Gedi: esternalizzazione 65 lavoratori Gedivisual illogica e grave

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Cari lettori,

il comunicato che state leggendo lo troverete oggi su tutte le testate del Gruppo Gedi ed è stato approvato dal Coordinamento dei Cdr che si è appena formato. E’ rivolto a voi per comunicarvi perché, da oggi, tutte le rappresentanze sindacali dei giornalisti sono entrate in stato d’agitazione. Ieri, infatti, abbiamo appreso che il gruppo, senza alcun preavviso, ha ceduto due rami d’azienda, Operations Multimediali e Demand&Delivery, al colosso Accenture. Si tratta di 65 persone che, dal 1° gennaio, passeranno a un’altra azienda e con un altro contratto di lavoro.

L’annuncio ci preoccupa umanamente per le modalità brutali con le quali è stato comunicato e professionalmente per le ricadute. I due rami d’azienda fanno infatti parte di GediDigital, il motore digitale del gruppo su cui, negli ultimi anni, l’azienda ha investito molto in termini di denaro, personale e professionalità. Colleghi che si occupano della parte tecnologicamente più avanzata dei nostri contenuti (video, audio, podcast, grafici interattivi) e della manutenzione di hardware e software che ci permettono di fare il nostro lavoro e di informarvi ogni giorno.

La decisione di esternalizzare questo comparto strategico è per noi illogica, incomprensibile, grave.

Per questo, nell’esprimere piena solidarietà ai colleghi, abbiamo chiesto un incontro all’azienda da tenersi entro 15 giorni perché spieghi le ragioni di questa scelta e illustri il piano industriale e le strategie del gruppo, mai chiariti in tutti questi anni. Il coordinamento si riserva di adottare ogni forma di lotta per ottenere finalmente chiarezza e tutela di tutti i lavoratori, garanzie fondamentali per assicurarvi un’informazione corretta e di qualità.

IL COORDINAMENTO DEI CDR DEL GRUPPO GEDI

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