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EDITORIA. LAVORATORI AGENZIA DIRE PROCLAMANO AGITAZIONE SINDACALE

Dire

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Le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia
di stampa Dire, riunitisi oggi in assemblea congiunta tra personale grafico e giornalistico, proclamano lo stato di
agitazione sindacale a seguito dell’annuncio da parte dell’editore di interrompere il percorso di ammortizzatori
sociali, in corso ormai da molti mesi, e di voler procedere con un piano di esuberi pari a circa il 30% della forza lavoro.

L’assemblea considera l’azione dell’editore un grave strappo
della volontà di collaborazione e ricorda che l’attuale situazione finanziaria aziendale, addebitabile in gran parte alla
catena di errori e di illeciti della precedente proprietà
contestati dall’autorità giudiziaria, non può ricadere sulle spalle dei lavoratori.

L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Dire delibera inoltre: la propria disponibilità a concorrere ulteriormente alle misure per la tutela dei livelli occupazionali dell’azienda, nello spirito anche del più recente contratto di
solidarietà sottoscritto a luglio.

Un pacchetto di 5 giorni di
sciopero da affidare al Comitato di Redazione e alle Rsa dei grafici da svolgere nel caso in cui non si riescano a trovare misure alternative agli esuberi prospettate dall’azienda.

Contestualmente le lavoratrici e i lavoratori della Dire danno
mandato al Cdr e alle Rsa di avviare tutte le interlocuzioni necessarie con la presidenza del Consiglio dei ministri per
chiedere di definire nei tempi più brevi possibili la riforma dei criteri per l’assegnazione delle convenzioni con le agenzie di stampa, considerato che da troppi mesi il precedente bando
prosegue in regime di proroga, contribuendo a generare incertezza
sul futuro dell’informazione primaria.

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