Cerca
Close this search box.

Legge di bilancio: Dipendenti delle istituzioni elettive a tempo determinato inclusi giornalisti. Chi tutela i loro diritti?

Condividi questo articolo:

È in corso di esame nella Camera dei Deputati l’emendamento alla legge di Bilancio in forza del quale i dipendenti dei Gruppi parlamentari e dei gruppi consiliari costituiti presso i Consigli regionali ed i Consigli delle province autonome di Trento e di Bolzano, potranno essere assunti a tempo determinato in forza di contratti con “una durata massima pari alla durata della legislatura nel corso della quale sono stipulati”, in deroga alle norme previste dal Legislatore, da ultimo anche con il c.d. “Decreto Dignità”, in caso di assunzioni a tempo determinato per la generalità dei lavoratori.

Analoga deroga è prevista anche per le proroghe ed i rinnovi dei contratti, nonché per i limiti quantitativi percentuali alle assunzioni a tempo determinato.

La cosa veramente singolare è che l’emendamento è stato presentato dai Deputati Schullian, Foti, Serracchiani, Molinari, Francesco Silvestri, Cattaneo, Richetti, Zanella e Lupi e che quindi, su questo tema, i parlamentari stanno agendo come se ci fosse un “Governo di larghe intese”.

È legittimo, a questo punto, chiedersi come, in un momento di difficoltà economica come questo, l’intera platea dei Parlamentari (senza distinzione quindi tra maggioranza ed opposizione), non abbia esitato a pensare di introdurre un’ingiustificata distinzione sul piano soggettivo del datore di lavoro e pretenda, così, di legittimare un ulteriore arretramento nelle tutele ed un incentivo al precariato, tanto più in un contesto in cui lo sfruttamento dei lavoratori è notoriamente molto diffuso e nel quale invece le regole introdotte dovrebbero garantire il rispetto del principio Costituzionale di eguaglianza.

Chiediamo ai presidenti di Camera e Senato di tenere conto di queste osservazioni per un’adeguata tutela e rispetto dei lavoratori e delle lavoratrici.

Segreteria ASR

Il network