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Eleonora Celestini non può raccontare la Viterbese: la solidarietà del sindacato

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Ancora una volta le frustrazioni di chi guida la Viterbese Calcio, formazione di Lega Pro, comprimono e ledono il lavoro della cronista del Corriere di Viterbo, testata del gruppo editoriale Il Tempo, Eleonora Celestini.

Alla fine del penultimo incontro casalingo la collega, munita di regolare accredito, è stata allontanata dallo stadio Rocchi mentre, uscita dalla sala stampa dove aveva assistito alle interviste post gara, si imbatteva in un incontro, pacifico e informale, tra il presidente della Viterbese Marco Arturo Romano e alcuni tifosi. 

Pochi minuti prima lo stesso episodio aveva riguardato anche altri due cronisti di altre testate. “Vai via tu che stai sempre a scrivere, scrivere”, ha gridato Romano, intimando agli steward – i quali in seguito hanno anche porto le proprie scuse alla collega – di accompagnare Eleonora Celestini fuori dallo stadio. Come se la collega non stesse svolgendo il suo lavoro, che è quello di scrivere, come se l’incontro coi tifosi non stesse svolgendosi all’aperto fuori dai locali della sala stampa e come se il presidente Romano non sapesse che quella collega da anni si occupa della sua squadra.

Questa mattina, poi, l’ennesimo abuso da parte della Viterbese: adducendo incomprensibili “motivi di sicurezza”, l’ufficio stampa della società sportiva ha comunicato che tutti i pass stagionali rilasciati ai giornalisti (tra i quali la Viterbese peraltro considera anche soggetti non iscritti all’albo) sono stati sospesi, ma che solo quello della collega Celestini è stato ritirato per volere del presidente Romano. 

Una intimidazione e un abuso che respingiamo in un clima teso che ha colpito anche il collega Paolo Gianlorenzo con scritte offensive vergate vicino allo stadio.

A Eleonora la nostra solidarietà e il sostegno per le azioni che volesse intraprendere a tutela della sua onorabilità e della sua professionalità.

Segreteria ASR 

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