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X Congresso Associazione Stampa Romana: relazione della Presidente del Collegio dei Probiviri

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Care colleghe, cari colleghi

come Presidente uscente ho il dovere di fare il punto di questi anni di lavoro che sono stati per certi versi estremamente complicati per altri semplicissimi. Io sono entrata nel Collegio dei Probiviri a metà dell’opera come prima dei non eletti il 10 luglio 2020 e poi scelta come presidente il 20 luglio al posto della collega Beatrice Curci che aveva lasciato l’incarico e che ringrazio per tutto il lavoro fatto precedentemente. Era l’era geologica prima dell’emergenza covid che non ha però avuto particolare influenza sul nostro lavoro e questo è senza dubbio un dato interessante.

Non c’è stata infatti una recrudescenza dei contenziosi in qualche modo legata alla pandemia, questo lo posso dire senza violare la riservatezza che compete al nostro ruolo. Oserei dire che non c’è stato un rapporto tra le condizioni di lavoro assolutamente eccezionali e gli esposti che ci sono giunti. Né siamo stati costretti a lavorare a distanza.  Questo ci tengo a dirlo perché la presenza fisica dei componenti del collegio ha aiutato un clima positivo di confronto che non è mai venuto meno in questi anni passati così velocemente. Posso infatti dire senza dubbio che le decisioni che questo Collegio ha preso in questi anni sono sempre avvenute all’unanimità.

Questo per un semplice motivo, ovvero perché i componenti, le mie colleghe e i miei colleghi di lavoro, non sono mai venuti meno nella consapevolezza di fare parte di un organo di garanzia che ha il dovere di compiere un lavoro di analisi del contenzioso che sia sempre ed esclusivamente nel merito della tutela e del rispetto delle norme. Non a caso un Collegio regionale può essere chiamato in causa da parte dei Probiviri nazionali per dirimere questioni che riguardano esposti che hanno luogo in regioni diverse da quelle dell’Associazione regionale in cui operano. Senza che questo ovviamente renda meno efficace la loro decisione.  Proprio per il loro valore sostanziale di organismi di garanzia, anche se poi il loro potere di intervento di fatto è limitato nelle possibili sanzioni agli iscritti all’Associazione di stampa regionale. Se non si richiede ovviamente il coinvolgimento del livello superiore dei Probiviri nazionali Fnsi.

Questo per dire che il nostro lavoro è stato di collaborazione collegialità e consapevolezza di un ruolo istituzionale che a mio avviso è fondamentale perché se noi per primi non crediamo e non difendiamo gli organi di categoria rispettando il ruolo prestabilito mettiamo in discussione la categoria stessa. Se poi siamo convinti che le regole non siano valide ci sono tempi e luoghi deputati per cambiarle. 

Il nostro ruolo di garanti dello Statuto è sempre stato riconosciuto, eccetto che in un’occasione in cui abbiamo notato una scarsa collaborazione da parte di colleghi soggetti a istruttoria. Noi da parte nostra abbiamo fatto il nostro lavoro tutti insieme e nel rispetto delle regole che ci erano date. Per tutto questo ringrazio il vicepresidente Carlo Felice Corsetti, la segretaria Elisa Di Salvatore, e tutti i componenti: Alessandro Guarasci, Maurizio Severino, Carlotta Tedeschi, Raul Wittenberg. 

Elisabetta Stefanelli

Presidente Collegio dei Probiviri ASR

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