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Per le Vendite di Quotidiani Parte Male il 2023

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Articolo pubblicato su Datamediahub.it

Accertamenti Diffusione Stampa [ADS] ha reso disponibili i dati relativi alle vendite di quotidiani a gennaio di quest’anno. Di questi abbiamo analizzato quelli relativi ai giornali nazionali o pluriregionali.

I dati da noi elaborati sono relativi al totale delle vendite individuali. Ovvero alla somma delle copie cartacee acquistate in edicola, gli abbonamenti al quotidiano tradizionale di carta, le vendite di copie digitali, sia ad un prezzo almeno pari o superiore al 30% di quello cartaceo che ad un prezzo inferiore al 30%. Inoltre abbiamo isolato le sole vendite in edicola e le vendite delle copie digitali vendute ad almeno il 30% del prezzo di vendita del prodotto stampato. I valori si riferiscono alle copie nel giorno medio.

La distanza tra il quotidiano più venduto in Italia, il Corriere della Sera, ed il secondo per vendite, la Repubblica, aumenta in maniera significativa. Il totale delle vendite individuali, così come definite, cresce dalle circa 88mila copie del gennaio 2022 a oltre 109mila copie a gennaio 2023.

Rispetto all’anno scorso infatti, il Corsera perde “solamente” il 2.1% del totale delle copie vendute mentre Repubblica perde il 17.4%. il quotidiano diretto da Molinari è quello con la peggior tendenza tra quelli da noi analizzati. Anche in edicola le cose non vanno meglio con le vendite individuali cartacee che calano del 10.2% per il giornale diretto da Fontana e Repubblica invece al – 21.7%.

Peggiore ancora, se possibile, il trend del quotidiano fondato da Scalfari per quanto riguarda le copie digitali vendute ad un prezzo almeno pari o superiore al 30% di quello cartaceo. In  questo caso il Corriere della Sera vede crescere le proprie vendite del 16.4%, invece Repubblica perde quasi una copia su quattro [- 23.1%].

A livello di totale vendite individuali il terzo quotidiano più venduto è il Sole24Ore. Nel complesso le vendite del quotidiano di Confindustria calano del 3.1% rispetto all’anno precedente, ma rispetto a gennaio 2021 la perdita di copie si fa decisamente più pesante. In edicola, dove il giornale economico-finanziario realizza circa un quarto del totale delle vendite individuali, peggiora la tendenza: – 10.3% vs gennaio 2022. Sostanzialmente stabili invece [- 0.4%] le vendite di copie digitali, ad un prezzo almeno pari o superiore al 30% di quello cartaceo.

Per quanto riguarda il totale vendite individuali il miglior trend è quello de Il Fatto Quotidiano. Il giornale diretto da Travaglio cresce del 10.4% e torna, quasi, ai livelli del 2021. Questo avviene in particolar modo grazie alle vendite di copie digitali, che crescono del 12.8%, mentre le vendite in edicola hanno una tendenza negativa.

La Verità, il quotidiano diretto da Belpietro il cui nome è un ossimoro stante la linea editoriale sulla pandemia [e non solo], al centro di rumors stando ai quali gli Angelucci – già proprietari di Libero, Il tempo e Il Giornale – avrebbero portato a termine l’operazione di acquisto del quotidiano smentiti dall’editore, non pare più avere il vento in poppa, e perde complessivamente il 12% delle copie anno su anno. Tendenza ancor più negativa per quanto riguarda sia le copie vendute in edicola [- 16.1%] che le copie digitali [- 51.2%].

Il Giornale, la cui vendita pare sia stata definita, con la cessione ad Angelucci del 70% delle quote, perde il 13.5% delle vendite. Negativa la tendenza sia per le vendite in edicola che per le copie digitali. Restando agli Angelucci, è positiva invece la tendenza delle vendite di Libero, ma il quotidiano diretto da Sallusti, che pare torni a dirigere Il Giornale dopo la cessione al re delle cliniche, sul digitale annaspa e, anche se in crescita, le vendite di copie digitali sono ai minimi termini.

A livello di copie digitali, oltre al Fatto, positiva la performance de Il Manifesto, che invece perde in edicola. Oltre a Corsera e Repubblica sono solamente cinque su sedici i quotidiani che vendono più di 5mila copie nel giorno medio. La rivoluzione può attendere, pare davvero.

Le tre tabelle sotto riportate forniscono il dettaglio per ciascuna delle 14 testate nazionali o pluriregionali da noi prese in considerazione. Sono solamente tre i giornali che vedono crescere le proprie vendite rispetto a gennaio 2022, mentre solamente la Gazzetta dello Sport cresce rispetto a gennaio 2021, ma cala rispetto al 2022.

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