Verso la fine di febbraio sono stati diffusi pubblicamente i dati Audipress 2022/III. Dopo che, all’interno del nostro digest settimanale, abbiamo pubblicato l’analisi generale della readership dei quotidiani dal 2013 al 2022, e aver approfondito con un focus sulla lettura dei quotidiani da parte dei giovani, oggi ci dedichiamo ad analizzare specificatamente il lettorato delle copie digitali dei giornali.
Abbiamo effettuato l’analisi dei dati Audipress dal 2018/III al 2022/III di quelle che l’istituto di rilevazione definisce “replica digitale”. I cinque anni, complessivamente i lettori di copie digitali dei quotidiani passano dai 622mila di fine 2018 a oltre 2,3 milioni a fine 2022. Un incremento del 276%.
La maggior parte di questa crescita avviene nel 2020 quando, chiusi in casa per buona parte dell’anno a causa della fase acuta della pandemia da Covid, nonostante le edicole fossero aperte e fosse consentito, anche durante il lockdown, di poter uscire proprio per acquistare il proprio giornale preferito, gli italiani hanno scelto comunque di leggere in formato digitale i quotidiani, forse anche per evitare possibili contagi trasmessi attraverso la carta dei giornali. Infatti a fine 2020 la readership delle copie digitali raddoppia rispetto alla fine del 2019 [+96.8%].
Il quotidiano diretto da Fontana è quello che ha il maggior numero di lettori digital: 541mila. Numero di lettori che quasi si quadruplica [+358%] in un lustro. Il maggior tasso di crescita lo registra invece La Stampa: +437% nel quinquennio.
Anche tutti gli altri quotidiani, con almeno 100mila lettori di copie digitali nel giorno medio, da noi selezionati e analizzati, hanno tassi di crescita del proprio lettorato a tripla cifra. Fa eccezione “Il Sole24Ore” che a fine 2021 subisce una battuta di arresto per poi riprendere a crescere nel 2022, senza però tornare ai livelli del 2020.
Insomma, stando ai dati Audipress, la pandemia ha dato un fortissimo impulso alla lettura delle copie digitali dei giornali, ma nel complesso i conti non tornano e i lettori di quotidiani sono sempre meno.