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Ammanchi Usigrai: Stampa Romana chiede chiarezza

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L’ Usigrai è stata un caposaldo del sindacalismo unitario nella Rai, una lunga storia di conquiste, di diritti ottenuti e di ampliamento dell’occupazione.

Sono centinaia e centinaia i colleghi iscritti a Stampa Romana e contemporaneamente iscritti al sindacato di base dei giornalisti Rai.

La notizia dell’autodenuncia per ammanchi di decine di migliaia di euro nelle casse dell’ Usigrai ha provocato sconcerto, smarrimento e indignazione tra le colleghe e i colleghi.

Non sfugge a nessuno, al di là della doverosa e giusta denuncia in procura da parte del segretario del sindacato dei giornalisti Rai, che si siano sollevati legittimi interrogativi su chi nei fatti avesse disponibilità dei conti su cui transitano le trattenute dei colleghi, su come venissero utilizzati, sulla linea di controllo violata senza che scattasse un adeguato allarme, sulle responsabilità di spesa e prelievo all’interno dell’ Usigrai.

In una fase di confronto serrato con una nuova dirigenza Rai il Direttivo di Stampa Romana ritiene che colleghe e colleghi non possano perdere fiducia nel sindacato, ma che questa fiducia debba essere ribadita alla luce di una profonda trasformazione e di un radicale rinnovamento delle regole del gioco, inadeguate perché palesemente inefficaci.

Auspichiamo pertanto che il gruppo dirigente dell’Usigrai apra al più presto una stagione congressuale statutaria, che definisca in modo netto ruoli e responsabilità, politico-sindacali e amministrative, e individui centri di spesa e di controllo delle spese.

Solo così si può lasciare alle spalle una brutta pagina ed evitare che lo smarrimento e la disillusione travolga una lunga e importante storia sindacale.

In questa ottica il Direttivo di Stampa Romana invita alla prossima riunione il segretario Usigrai in carica Daniele Macheda e l’ex segretario, ora Presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani.

 

 

Approvato con 21 voti a favore, 14 contrari e nessun astenuto

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