L’Assemblea dei redattori dell’Agenzia Dire si è oggi riunita dopo l’avvio, nella giornata di ieri, di una procedura di licenziamento collettivo da parte dell’azienda che, a pochi giorni dalla partenza del nuovo decreto di Palazzo Chigi sulle agenzie di stampa, prevede un piano di 28 esuberi, di cui 15 giornalisti e 13 grafici.
La procedura arriva dopo quasi due anni di contratto di solidarietà in cui i giornalisti hanno sacrificato una cospicua parte del loro stipendio per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Sacrifici resi ancora più importanti da pagamenti a singhiozzo degli stipendi, liquidati nell’ultimo anno quasi sempre in due soluzioni.
L’Assemblea dei redattori dell’Agenzia Dire, riunitasi oggi, ritiene inaccettabili e illegittimi questi licenziamenti, oltre che lacunosa e scarsamente motivata la stessa procedura avviata dall’azienda. L’annuncio dei licenziamenti, arrivato una settimana esatta dopo la fine del contratto di solidarietà, giunge tra l’altro dopo un grave atto ostile da parte dell’azienda che, a fine agosto, ha citato i componenti del Comitato di Redazione in un procedimento di mediazione con l’accusa di diffamazione per una nota pubblicata a fine luglio sul sito della Slc-Cgil e mai uscita sui notiziari o sul sito dell’Agenzia Dire.
Per questi motivi, l’Assemblea dei redattori chiede il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivo e dell’azione legale nei confronti della propria rappresentanza sindacale, proclama lo stato di agitazione sindacale e una giornata di sciopero dei redattori per domani, mercoledì 27 settembre.
L’assemblea affida inoltre al CdR un pacchetto di sciopero di 5 giorni, da utilizzare nell’ambito della trattativa e qualora l’azienda non dovesse accogliere, nel primo incontro, tali richieste. I redattori dell’Agenzia Dire deliberano inoltre lo sciopero delle firme.
La solidarietà delle Redazioni
Il Cdr de la Stampa esprime solidarietà ai colleghi dell’agenzia Dire che domani scioperano contro la decisione dell’azienda di avviare una procedura di licenziamento collettivo che interessa 15 giornalisti e 13 grafici. Si tratta di una decisione grave, presa senza dare sufficienti motivazioni, che tra l’altro colpisce una redazione già provata da quasi due anni di contratti di solidarietà che hanno comportato per tutti rilevanti sacrifici economici
Il Comitato di redazione de La Stampa
Il Cdr del Messaggero, a nome della redazione, esprime solidarietà ai colleghi dell’Agenzia Dire, che per domani hanno proclamato una giornata di sciopero contro la procedura di licenziamento collettivo avviata da parte dell’azienda, a pochi giorni dalla partenza del nuovo decreto di Palazzo Chigi sulle agenzie di stampa. Un piano che prevede 28 esuberi, di cui 15 giornalisti e 13 grafici.
La procedura – come si legge nel comunicato dell’assemblea dei redattori – “arriva dopo quasi due anni di contratto di solidarietà, in cui i giornalisti hanno sacrificato una cospicua parte del loro stipendio per la salvaguardia dei livelli occupazionali”.
Il Cdr si associa alla richiesta dell’assemblea dei redattori dell’Agenzia Dire nel chiedere il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivo, assicurando ai colleghi il pieno sostegno a ogni iniziativa che vorranno intraprendere a tutela della redazione e del lavoro dei giornalisti.
Il Cdr del Messaggero
Dire, UIL LAZIO: sostegno e sdegno per licenziamenti collettivi
Civica: Pronti a partecipare a iniziative concrete per scongiurare procedura
“Siamo vicini a tutti i giornalisti e grafici dell’agenzia Dire in sciopero da oggi contro la procedura di licenziamento collettivo avviata dall’editore dopo circa due anni di contratto di solidarietà”.
Così la UIL LAZIO in una nota.
“Pensiamo sia assurdo zittire una voce sempre attenta e presente nel panorama locale e nazionale soprattutto in un momento in cui la comunicazione ha sempre maggiore importanza – prosegue la nota – Sarebbe una perdita gravissima per la collettività oltre che un danno concreto per tutti i 15 giornalisti e 13 poligrafici che ci lavorano e che in questi ultimi due anni hanno fatto sacrifici per portare avanti il proprio lavoro e un progetto in cui hanno sempre creduto. La UIL LAZIO, nell’esprimere vicinanza, solidarietà e sdegno per quanto sta avvenendo, è pronta a scendere in campo e partecipare a qualsiasi iniziativa concreta che possa impedire una procedura del genere. A partire dal pieno appoggio allo sciopero indetto dalla UilCom e dalle altre rispettive categorie confederali”.
Cdr La7: solidarietà ai colleghi della Dire, editore sceglie i tagli anziché i progetti
Il Cdr de La7 esprime piena solidarietà ai colleghi della Dire, cui l’editore, dopo quasi due anni di contratto di solidarietà e a pochi mesi dall’erogazione dei fondi pubblici stanziati per le Agenzie di stampa, ha recapitato una procedura di licenziamento collettivo.
Ancora una volta un editore sceglie la strada dei tagli, dei sacrifici ingiusti da imporre ai dipendenti, anziché quella dei progetti editoriali e della giusta valorizzazione del lavoro, l’unica in grado di dare prospettive alla Dire e a tutta l’informazione.
Il Cdr de La7
Cdr Ansa: solidarietà ai colleghi della Dire
Il Cdr dell’ANSA, interpretando la preoccupazione di tutti i colleghi, è solidale ed è al fianco dei giornalisti e dei grafici dell’Agenzia Dire colpiti da una inaccettabile procedura di licenziamento collettivo dopo aver già sofferto pesanti sacrifici.
In una fase in cui ci si avvia a concretizzare una riforma che incide profondamente sul settore dell’informazione primaria, e che tra i suoi obiettivi ha anche quello di salvaguardare e rilanciare i livelli occupazionali e la qualità dell’informazione, per gli editori deve essere oggi chiaro che deve finire la lunga stagione di politiche di ridimensionamento e di redazioni tenute sotto il ricatto degli ammortizzatori sociali. La sfida delle transizioni nel settore dell’editoria richiede ben altro: investimenti e lungimiranza.
E’ necessario lasciarsi alle spalle un circolo vizioso che, appare ormai chiaro e lo dimostra l’esperienza fatta, negli ultimi anni ha portato solo danni e arretramenti insostenibili, è servito solo a distruggere molto di quanto si era costruito negli anni – con il sacrificio e la qualità del lavoro e non certo con gli investimenti delle imprese editoriali – senza costruire nulla di nuovo che possa dar fiducia guardando al futuro.
In Cdr dei giornalisti della Direzione approfondimento esprime solidarietà ai colleghi dell’agenzia Dire da ieri in sciopero dopo l’annuncio da parte dell’azienda di voler procedere al licenziamento collettivo di 28 lavoratori (15 giornalisti e 13 grafici).
Cdr Rai Approfondimento