Diciassette giornalisti sospesi, fuori da ogni regola, la notte di San Silvestro. È l’ultima azione, grave, incomprensibile e dannosa per la stessa Agenzia, dell’editore della Dire, a pochi giorni dai licenziamenti illegittimi e immotivati di 14 colleghi.
L’azienda revochi licenziamenti e sospensioni e discuta con il sindacato il piano per rilanciare l’agenzia di stampa. Governo e Parlamento trovino lo strumento per garantire adeguate risorse alla Dire, al momento esclusa dai fondi destinati alle agenzie a seguito del fermo amministrativo disposto dal ministero dell’Istruzione per una vicenda giudiziaria che riguarda la precedente proprietà. Non possono essere i lavoratori della Dire, voce essenziale per il pluralismo dell’Informazione primaria, a pagare per gli errori di vecchi e nuovi proprietari.
La Segreteria dell’Associazione Stampa Romana