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Cdr Agi: l’informazione non è merce di scambio

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Il Cdr dell’Agi,  parafrasando le parole dell’onorevole Antonio Angelucci, tiene a sottolineare che “non c’e’ nulla di divertente” nella vertenza che da 6 mesi vede i giornalisti dell’agenzia opporsi al tentativo di acquisizione messo in atto dal gruppo imprenditoriale che fa capo allo stesso Angelucci. Un parlamentare dovrebbe sapere che l’informazione primaria e’ per sua natura imparziale e pluralista, e non esiste Paese in Europa dove una agenzia di stampa sia di proprieta’ di un gruppo editoriale riconducibile ad un esponente politico.

Le affermazioni rilasciate dall’onorevole Angelucci alla trasmissione Report, in cui ironizza sulla possibile cessione dei quotidiani di cui e’ gia’ editore, avvalorano e aggravano le nostre preoccupazioni sulla stabilita’ occupazionale e sulle prospettive future qualora l’AGI diventasse di sua proprietà. L’informazione e’ una cosa seria, non e’ una merce di scambio ne’ un bene volatile.

Rinnoviamo quindi l’appello al nostro editore, capace per decenni di garantirci pluralismo ed autonomia, a declinare offerte provenienti da editori che al contrario non appaiono in grado di offrire rassicurazioni sulla stabilita’ occupazionale e l’indipendenza. Finora l’unico effetto di questa offerta e’ stato quello di suscitare molti dubbi – a partire da autorevoli testate internazionali – sull’opportunità di questa operazione.

Il Cdr dell’Agi

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