Care colleghe e cari colleghi
Da settimane riceviamo segnalazioni da più parti di colleghi pensionati che decidono di lavorare gratuitamente per strutture giornalistiche. Non si tratta di casi relativi ad attività di volontariato per ong, associazioni senza fini di lucro, organizzazioni benefiche, o realizzate per giornali o emittenti comunitarie che non hanno fini commerciali.
Registriamo invece che ci sono nostri colleghi che, una volta usciti dalla vita lavorativa, decidono di continuare a impegnarsi professionalmente in modo gratuito in testate strutturate e che da decenni sono stabilmente sul mercato, anche inseriti in redazione.
Inoltre alcuni colleghi ancora in servizio decidono di prendere le ferie per seguire per la loro testata determinati eventi, sui quali poi redigono servizi durante le ferie.
Si tratta di casi, per fortuna, ancora sporadici, ma che stanno crescendo di numero. Crediamo che tutti abbiano il diritto ad esprimersi, ma quando questo avviene in forma professionale non può essere in modo gratuito.
È una inevitabile distorsione del mercato, una forma di concorrenza sleale nei confronti dei tanti giovani che vorrebbero accedere alla professione giornalistica.
Come Collegio dei Probiviri della Stampa Romana lanciamo quindi un appello a tutti a vigilare, e ci auguriamo che i collegi di disciplina degli Ordini si uniscano alla nostra sollecitazione.
Il Collegio dei Probiviri della Asr
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