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Equo compenso, le principali Ars: «Bene Meloni, ma il governo non freni. I colleghi soffrono»

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«Nonostante l’Ordine dei giornalisti con il contributo della Fnsi, senza distinzioni tra maggioranza e minoranza, abbia presentato apposite tabelle, il ministero di Giustizia non le ha ancora recepite», ricordano i sindacati regionali di Lombardia, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Calabria e Molise all’indomani della conferenza stampa di inizio anno della premier.

«Le associazioni del sindacato dei giornalisti di Lombardia, Lazio, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Calabria e Molise, che rappresentano oltre la metà degli iscritti alla Fnsi, esprimono apprezzamento perché nella conferenza stampa della premier Meloni si sia dedicato un doveroso spazio alla condizione dei lavoratori autonomi e all’assenza per loro di un equo compenso». Così le sei Assostampa in una nota diffusa venerdì 10 gennaio 2025.

«Nonostante l’Ordine dei giornalisti – proseguono – con il contributo della Fnsi, senza distinzioni tra maggioranza e minoranza, abbia presentato apposite tabelle in osservanza anche della cosiddetta legge Meloni sull’equo compenso dei professionisti, il ministero di Giustizia non le ha recepite a distanza di più di un anno. Dal tavolo sull’identico tema presso la Presidenza del consiglio dei ministri non si hanno notizie da almeno due anni.

La povertà e l’incertezza delle retribuzioni per la maggioranza dei colleghi rappresentano la più seria minaccia per la tenuta sociale e democratica dell’informazione nazionale».

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