Retribuzioni duramente colpite dall’inflazione, precariato diffuso, redazioni con organici insufficienti dopo il continuo ricorso ai prepensionamenti, neoassunti non retribuiti correttamente, accordi sindacali e norme contrattuali disattesi, collaboratori con compensi irrisori: un quadro più che allarmante che impone il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico, da troppi anni scaduto.
Per raggiungere l’obiettivo è necessaria una categoria coesa, pronta alla mobilitazione. Per questo è apprezzabile il coinvolgimento nella trattativa di tutte le componenti della Fnsi. Stampa Romana darà, come sempre, il suo contributo concreto di idee, a cominciare da quelle per il riconoscimento effettivo del diritto d’autore ai giornalisti per i contenuti ceduti dagli editori ai “giganti del web” e per regole chiare sull’uso dell’Intelligenza artificiale.
Un analogo impegno unitario è indispensabile per ottenere finalmente l’Equo compenso per i colleghi che svolgono la libera professione, ancora inspiegabilmente bloccato in sede ministeriale, e per avviare davvero la revisione della legge 150 sui giornalisti nelle amministrazioni pubbliche.
La Segreteria dell’Associazione Stampa Romana