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Stampa Romana: continua mattanza giornalisti palestinesi, mobilitazione necessaria

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La mattanza di giornalisti palestinesi continua. Con l’uccisione da parte dell’esercito israeliano del corrispondente di Al Jazeera Anas Al-Sharif e di altri 4 operatori dell’informazione, obiettivi perchè continuavano a raccontare l’orrore senza fine di Gaza, le morti per fame o negli agguati alla distribuzione degli aiuti dopo quelle nei bombardamenti, si aggiorna la lunga lista di colleghi caduti nella Striscia.

Sono più di 230, cifra senza precedenti, neppure nei conflitti su vasta scala.
È solo grazie al lavoro di questi cronisti che la tragedia di Gaza è sotto gli occhi del mondo, visto che l’esercito israeliano ha sempre negato l’accesso ai giornalisti indipendenti, lasciando spazio agli embedded sotto controllo.

Proprio nelle ore in cui venivano uccisi Anas Al- Sharif e i suoi colleghi, sulla tv pubblica (RaiNews 24) veniva trasmessa senza filtri la conferenza stampa di Netanyahu. Episodi che devono far riflettere la categoria sul ruolo dell’informazione nei conflitti, sulla necessità di raccontare e testimoniare i fatti, di circostanziare le dichiarazioni, di sottrarsi alle pressioni delle propagande.

È più che mai necessaria una vasta mobilitazione per difendere le ragioni di un’informazione libera e indipendente, il diritto e dovere di essere testimoni sul campo dei fatti.

  La Segreteria dell’ASR

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