“Vergogna, vergogna, vergogna” ha detto Incoronata Boccia, responsabile dell’ufficio stampa della Rai, rivolgendosi ai colleghi che hanno raccontato la tragedia palestinese, gli attacchi ai civili, le decine di migliaia di morti e feriti.
Un rigoroso impegno professionale bollato da Boccia come “suicidio del giornalismo”. Sono accuse gravi, rivolte evidentemente anche ai colleghi del servizio pubblico, da cui lei stessa è retribuita. Parole offensive, prima che per i cronisti per le vittime, che respingiamo alla mittente.
L’Associazione Stampa Romana ricorda l’altissimo tributo pagato dall’informazione con gli oltre 240 giornalisti uccisi e l’accesso a Gaza negato dall’esercito israeliano alla stampa indipendente, un durissimo colpo inferto al diritto e dovere di informare.
La Segreteria dell’ASR