Il Tg2 si riconosce nella citazione manzoniana del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il rischio oggi è quello di un’informazione che assecondi un racconto dell’Italia dove prevale l’odio. Abbiamo bisogno invece di continuare a raccontare (e faticosamente in questi anni abbiamo provato a farlo) un Paese e i suoi problemi. Di fare le domande ai politici, anche le seconde, e non raccogliere solo in sequenza le loro dichiarazioni.
Questo semmai chiediamo alla nuova Rai – questo vorremmo che i nuovi vertici ci aiutassero a fare – non l’ennesima girandola di direttori più graditi al governo di turno.
L’Osservatorio di Pavia ha riconosciuto il Tg2 come il telegiornale più equilibrato e obiettivo. In Rai ci sono oltre 1700 giornalisti, non è necessario andare lontano per trovare le professionalità per una Direzione. Ricordiamo infine ai nuovi vertici aziendali che il Tg2 ha già una Direttrice. Ciò che chiediamo è il rispetto del nostro Dna.
La Redazione del Tg2