Ci risiamo: i più deboli pagano per primi e più pesantemente il prezzo di una crisi annunciata. Parliamo dei collaboratori de Il Tempo ai quali l´editore ha comunicato via mail, soltanto due giorni prima, la cessazione a far data dal 15 gennaio dell´Edizione Lazio. Si tratta delle pagine locali con le quali collaboravano decine di giornalisti, spesso in arretrato di mesi, quando non di anni, con i compensi.
´´Un comportamento inaccettabile che lede la dignità personale ancor prima che professionale di questi colleghi – afferma il segretario dell´Asr Paolo Butturini -, oltretutto è una decisione impugnabile anche sotto il profilo legale, visto che molti dei contratti di collaborazione prevedevano un preavviso di almeno 30 giorni prima di risolvere l´accordo. Ma non basta, il provvedimento muta di fatto il piano editoriale della testata senza che su questo sia avvenuto alcun confronto con l´Associazione territoriale e proprio alla vigilia della presentazione di un piano di ristrutturazione, l´ennesimo nel caso de Il Tempo, che prevede altri tagli occupazionali.
L´Asr si schiera convintamente al fianco di questi colleghi e promuove un´assemblea di tutti i collaboratori del quotidiano per venerdì 27 gennaio alle ore 11 alla Fnsi (corso Vittorio Emanuele 349). In quella sede il sindacato territoriale valuterà le singole posizioni e le eventuali violazioni. In ogni caso, come già è accaduto per la trattativa di Leggo, l´Asr ritiene che al tavolo negoziale debba partecipare anche un rappresentante dei collaboratori e che si debba fare in modo che gli assetti produttivi futuri non disperdano, o peggio ancora cancellino, quel patrimonio di professionalità necessarie alla realizzazione di un prodotto informativo di qualità´´.