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L’errore Yard si allarga…

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Lettere minacciose anche agli inquilini delle case in vendita

Roma, 5 agosto 2019 – La signora ha aperto la raccomandata ed è scoppiata in lacrime. Di qui a due anni te ne dovrai andare, era il contenuto della missiva, firmata Yard. “Ma come – ha detto a se stessa e alla figlia – Non avevamo chiesto il contratto di tutela di otto anni? Oddio, non ce l’hanno concesso… E adesso come facciamo, dove andiamo?” Il deplorevole errore commesso dalla Yard, la società a cui il Fondo Inpgi ha affidato dal primo gennaio scorso l’attività di gestione, miete vittime non solo fra gli inquilini del patrimonio in affitto, come abbiamo già scritto, ma adesso anche fra quelli della quinta tranche di vendite, molti dei quali, non interessati all’acquisto, potevano e possono accedere ai contratti di tutela conquistati dal Siai: sei anni più due senza possibilità di disdetta del proprietario alla fine del sesto anno.

La denuncia del Siai, come sapete, ha prodotto la dichiarazione tranquillizzante del manager di Investire Gabriele Polito: a partire da settembre le lettere di disdetta verranno riscritte e rispedite. Siamo certi che Investire e Yard avvertiranno il bisogno di aggiungervi una nota di scuse. Errori di questo genere, nei contenuti ma anche nei toni, rischiano infatti di incrinare profondamente il rapporto fra gli inquilini dell’Inpgi e il loro padrone di casa.

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