Il Consiglio Direttivo del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati, riunitosi a Roma il 19 marzo 2013 nella sua sede presso l´Associazione Stampa Romana, ha approvato 2 importanti Mozioni.
Con la prima, votata all´unanimità e riguardante il Fondo di perequazione delle pensioni costituito presso l´INPGI in attuazione dell´art. 21 del vigente Ccnlg, é stata invitata la FNSI:
a) a voler mantenere l´art. 21 del Ccnlg FIEG/FNSI anche nel prossimo contratto al fine di poter garantire almeno in parte un recupero di reddito dei trattamenti pensionistici e di reversibilità, compromesso dal crescente aumento del costo della vita e dal “congelamento” per legge della rivalutazione ISTAT per 3 anni fino al 31 dicembre 2014 (blocco di cui il Gruppo auspica una meditata e rapida revisione da parte del prossimo governo), e reso possibile grazie al patto di solidarietà tra le generazioni;
b) a voler lasciare accantonato nel Fondo presso l´INPGI almeno 1/3 dell´importo attualmente ammontante a 2 milioni 500 mila euro (cioé poco più di 800 mila euro) al fine di proteggere l´inflazione e futuri interventi perequativi, distribuendo i restanti 2/3 dell´importo accumulato in favore dei pensionati titolari di vitalizi di importo annuo lordo più basso e/o più svalutati nel tempo con criteri che il Comitato tecnico di gestione del Fondo potrà naturalmente rivedere di volta in volta con equità e buon senso. I vitalizi più bassi dovranno essere determinati dall´INPGI, tenendo ovviamente conto di ulteriori trattamenti pensionistici, compresi quelli di reversibilità, eventualmente esistenti presso altri enti previdenziali pubblici e/o privatizzati.
Con la seconda Mozione, votata con la sola astensione di Guido Bossa e riguardante il taglio delle pensioni INPGI di importo lordo annuo superiore ai 90 mila euro, nonché di quelle superiori ai 150 mila e a 200 mila euro, introdotto dal governo Berlusconi con effetto dall´agosto 2011 e poi confermato dal governo Monti, é stato dato mandato al Presidente del Gruppo Romano Giornalisti Pensionati Pierluigi Roesler Franz, assistito da un legale abilitato a difendere davanti alle magistrature superiori, di costituirsi in giudizio davanti alla Corte Costituzionale nella prossima udienza pubblica del 23 aprile p.v. in cui sarà discussa l´ordinanza della Corte dei Conti della Campania (e forse altre 2 ordinanze della Corte dei Conti del Lazio) su ricorso di alcuni ex magistrati da tempo in pensione che lamentano l´illegittimità del taglio dei loro vitalizi, ritenendolo discriminatorio e in violazione del principio della capacità contributiva di cui all´art. 53 della Costituzione. Si ricorda che, a differenza di quanto avviene, invece, per il blocco della perequazione delle pensioni, che nel solo 2012 ha fatto risparmiare all´INPGI ben 4 milioni e cinquecentomila euro, le somme tagliate sulle pensioni dei giornalisti di importo superiore ai 90 mila euro lordi annui vengono, invece, riversate dall´Istituto su un conto speciale della Banca d´Italia intestato alla Tesoreria dello Stato. Di conseguenza un´eventuale incostituzionalità della norma, come ci si augura, non creerà alcun problema di bilancio all´INPGI, ma potrebbe consentire a 937 giornalisti in pensione in tutta Italia, tra i quali più di un terzo residenti nel Lazio, di potersi riprendere quanto é stato trattenuto sul cedolino del loro vitalizio a partire dall´agosto 2011.