Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso con il quale alcuni colleghi hanno chiesto all’istituto di avere a disposizione tutte le carte relative alla creazione del fondo immobiliare per gestire case e uffici che costituiscono il patrimonio dell’istituto di via Nizza.
Sono importanti merito e forma della decisione.
Il merito perché quel conferimento se da un lato ha consentito all’istituto di chiudere in attivo diversi bilanci nonostante i contributi previdenziali iniziassero una rapida discesa verso il basso per la crisi del settore dall’altro è stato contestato per la rivalutazione dei valori di conferimento degli immobili. Conoscere finalmente come si sono sviluppate tutte le procedure consentirà di allontanare dubbi e ombre sulla gestione di quel passaggio.
La forma è altrettanto importante. I giudici del Tar del Lazio motivano l’obbligo di trasparenza con la natura di “attività di interesse pubblico” dell’istituto di previdenza nei confronti della platea degli iscritti.
Stampa Romana da tempo chiede a Inpgi e Fnsi di avere un dato preciso sugli esodati, colleghi e colleghe senza lavoro e senza pensioni perché a carico di aziende fallite mentre si cambiavano i criteri di accesso alle pensioni di anzianità e vecchiaia.
Dati negati per una questione di privacy.
Alla luce di questa decisione un altro rifiuto non avrebbe più alcuna giustificazione.
Quindi chiediamo all’Inpgi di far seguito alla decisione del Tar, rendendo pubblici il prima possibile tutti i dati relativi al Fondo Amendola e le posizioni ad esso collegate.
Segreteria Associazione Stampa Romana
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