Il Cdr di Roma Servizi per la Mobilità esprime sconcerto e incredulità rispetto alla confusione del percorso legale-amministrativo che sta caratterizzando la vicenda che riguarda il collega Andrea Burli.
I vertici aziendali hanno dapprima trasformato le dimissioni da referente della struttura (non certo da dipendente) presentate dal collega caporedattore Burli in un’immotivata estromissione dall’azienda che ha visto l’opposizione del Cdr e la proclamazione di uno sciopero nella giornata del 16 settembre scorso.
Poi, dopo aver ribadito per mesi che non era volontà dell’azienda licenziare il collega, hanno invece proceduto al ripristino del rapporto di lavoro e attivato contestualmente la procedura di licenziamento per asserite ragioni organizzative, esonerandolo dalla prestazione.
Il Cdr chiede, ancora una volta, l’immediato definitivo reintegro del collega Andrea Burli con la qualifica di caporedattore e con il riconoscimento dei relativi emolumenti previsti dal contratto individuale e dal CNLG.
Questo anche alla luce delle esigenze della redazione, penalizzata dall’assenza di una professionalità importante in un quadro che vede la stessa redazione proiettata in progetti di sviluppo e indirizzata verso nuove attività.
Comitato di Redazione della Piattaforma Roma Servizi per la Mobilità