Roma 12 settembre 2014 – “Leggo sui quotidiani che fra le misure che sarebbero previste dal Jobs Act figurano, fra l´altro, strumenti di flessibilità attiva per recuperare occupazione come le “ferie solidali” e i “contratti di solidarietà espansiva” che andrebbero a comporre la nuova forma del cosiddetto “contratto a protezione crescente”.
Proposte che comparivano fra quelle che l´Asr aveva suggerito alla Fnsi prima e nel corso della trattativa contrattuale. Purtroppo, come più volte denunciato, non vi è stato modo di aprire un vero e trasparente dibattito che poggiasse su punti programmatici, idee innovative e sfruttasse le esperienze che in varie regioni si erano concretizzate in accordi virtuosi, con recupero di posti di lavoro o maggiori tutele per dipendenti e autonomi.
Mi auguro che prima del congresso, la Giunta della Fnsi trovi il tempo di affrontare le molteplici situazioni di crisi (dall´Unità a Europa, dal Messaggero al tempo, all´intero comparto dell´emittenza radiotelevisiva, locale e nazionale e altre ancora), magari provando a immaginare un concreto e unitario progetto di rilancio del settore, confrontandosi con modelli produttivi e organizzativi che in altri parti d´Europa (Germania, Danimarca, Olanda ecc) stanno provocando segnali di ripresa nel segno della transizione al digitale e del recupero della centralità del lavoro giornalistico, da noi ormai pressoché abbandonata”.