Roma, 6 ottobre 2015 – E’ una grande occasione il Giubileo per il rilancio dell’economia e della comunità cittadina. Un’occasione che potrebbe essere non raccolta dall’informazione locale radiotelevisiva. I segnali che arrivano non solo non segnano un’inversione di tendenza rispetto alla crisi di occupazione e di risorse che attraversa il giornalismo italiano, ma la aggravano, la approfondiscono.
Redazioni chiuse, T9 e ReteOro, redazioni dimezzate, Teleroma56, redazioni che passano di mano senza che sia chiaro il destino editoriale, RomaUno. Per non parlare delle radio locali nelle quali il silenzio che regna è solo carico di precipitazioni in vista.
Non è la nostra lotta solo una questione di posti di lavoro. E’ una questione di comunità.
Senza i giornalisti che producono informazione rilevante per il territorio, tutta la comunità soffre. Soffre perché non sa, soffre perché, non sapendo, non si alza il livello della discussione, della riflessione, delle scelte condivise.
Stampa Romana lancia un appello ai consiglieri di ogni forza politica di Roma Capitale e della Regione Lazio, ai membri di Giunta di Roma Capitale e della Regione Lazio, al sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino e al presidente della Regione Nicola Zingaretti perché dimostrino concretamente di non voler rinunciare alla ricchezza delle voci, al pluralismo dell’informazione locale.
Sia attraverso le scelte legislative e amministrative sia partecipando agli inviti delle trasmissioni. Dimostrerebbero alla comunità dei nostri colleghi che non sono soli e che c’è un senso profondo in quello che fanno giorno per giorno per i cittadini.
Lazzaro Pappagallo
Segretario Stampa Romana