Roma, 2 novembre 2015- Può esistere una comunità degna di questo nome senza una informazione efficace? Può una informazione essere efficace se è sottoposta a pressioni, minacce, intimidazioni? I cronisti possono raccontare liberamente quello che accade a Roma e nel Lazio quando si tratti di vicende mafiose intese nel senso più ampio possibile (comprensive dei rapporti con la Pubblica Amministrazione ed enti locali) senza che si perda libertà e serenità lavorativa?
Il Lazio è la regione con il maggior numero di giornalisti minacciati. Il primato del 2014 è confermato anche dalle prime rilevazioni dell´anno in corso (163 giornalisti minacciati, 97 solo per la denuncia della Camera Penale sull´inchiesta Mafia capitale, secondo le rilevazioni di Ossigeno per l´informazione). Lo ha certificato anche la relazione che la Commissione Antimafia Nazionale ha dedicato al tema.
Associazione Stampa Romana e l´Osservatorio per la Legalità della Regione Lazio discutono di Diritto di cronaca e lotta alle mafie mercoledì alle 10 nella Sala Tevere della Regione in via Cristoforo Colombo 212.
Saranno presenti alcuni colleghi minacciati a Latina, a Viterbo, in Ciociaria, nella Capitale e i cronisti che hanno raccontato Mafia Capitale, denunciati dall´Unione Camera Penale,
Parteciperanno il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il vicepresidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava.
Gianpiero Cioffredi – Presidente Osservatorio Sicurezza e Legalità Regione Lazio
Lazzaro Pappagallo – Segretario Associazione Stampa Romana