Le redazioni stanno cambiando pelle. Sia per il prodotto che si realizza, da anni non più solo cartaceo o tradizionale. Sia per il flusso continuo delle notizie che richiede una organizzazione in grado di gestire la produzione e la chiusura di un giornale e contemporaneamente un flusso ininterrotto di informazioni sui siti con le aggiunte di condensazioni verticali (newsletter o rubriche digitali) intorno a specifiche dorsali tematiche piuttosto che audiovideo.
Tutti questi prodotti giornalistici hanno la necessità di farsi trovare dai cittadini nella vetrina digitale, nelle edicole di nuovo conio. I pezzi, i reportage, le interviste restano il cuore della professione ma l’organo centrale ha bisogno di aggiunte e innesti per funzionare al meglio nel nuovo ambiente produttivo. Ingegneri dell’algoritmo, videomaker, comunicatori, architetti dell’informazione, social media editor sono figure che già lavorano al fianco dei giornalisti.
Ma come devono essere inquadrate e organizzate? Possono essere riconosciute nella nostra comunità, entrando dalla porta principale dell’Ordine e del contratto di lavoro Fieg/Fnsi? Sono gli snodi fondamentali del nostro settore e sono le domande che gireremo ai direttori di importanti organi di informazione nazionale nell’iniziativa di Stampa Romana intitolata “Le nuove figure professionali del giornalismo digitale“.
Introducono: Lazzaro Pappagallo, segretario di Stampa Romana e Silvana Aversa coordinatrice Cpo ASR.
Moderatori: Simona Maggiorelli, Direttrice Left e Michele Mezza, docente di new media all’Università Federico II di Napoli.
Intervengono:
Marco Giovannelli, direttore VareseNewsMassimo Martinelli, direttore MessaggeroMaurizio Molinari, direttore RepubblicaFrancesco Piccinini, direttore Fanpage, Giulia Guida, Segretaria nazionale Slc (Sindacato lavoratori comunicazione Cgil).
Chiude Carlo Verna, presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti
L’evento è previsto lunedì 8 marzo alle 12 e sarà disponibile sui canali Facebook e YouTube di Stampa Romana.
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