Roma, 26 febbraio 2016 – L´assemblea dei redattori di askanews ha avviato l’esame del nuovo stato di crisi prospettato dall’azienda al Cdr. Di fatto, questo sancisce che due anni di sacrifici e solidarietà dei lavoratori, 36 mesi tenuto conto di quella già effettuata a TMNews, sono stati vanificati mentre non si realizzavano gli impegni presi dall’editore e amministratore delegato Luigi Abete.
Ora l’editore prospetta la richiesta di un piano di prepensionamenti e il rinnovo della solidarietà, che risulterà inasprita in maniera inaccettabile nelle sue ricadute salariali.
In questi anni difficili, in cui i giornalisti hanno efficacemente collaborato alla fusione di Asca e TMNews, il senso di responsabilità della redazione non è mai mancato, nonostante comportamenti spesso esasperanti e sconsiderati da parte dell´azienda. E nonostante il mancato rispetto di alcuni degli affidamenti reciproci raggiunti tra le parti in occasione del contratto di solidarietà in scadenza.
Adesso però, l´amministratore delegato, Abete, dovrà mettere in pratica i principi che sostiene in pubblico su media e TV. A cominciare dal rispetto integrale del contratto, anche sull’organizzazione del lavoro nei giorni festivi.
Rammenti, l´editore, che in questi anni non ha investito un solo euro di tasca propria nell´azienda mentre i giornalisti hanno subito sacrifici retributivi che si è imposto loro di compiere. E sappia che la redazione non resterà silenziosa ad aspettare che si presenti all’ultimo minuto con richieste inaccettabili che saranno respinte.
Giunti a questo punto è diventato imperativo che l´editore metta sul tavolo un piano industriale credibile, in grado di sostenere il rilancio dell’azienda, assieme ad un pacchetto di misure efficaci nel facilitare il risanamento del bilancio