Coni salva le competenze, salva la veste giuridica dei rapporti di lavoro ad eccezione dei colleghi che lavorano per l’ufficio stampa con contratto giornalistico.
Sarebbe questo l’esito delle decisioni assunte dal dipartimento sport dopo un passaggio con l’Aran e il ministero della funzione pubblica in merito alla riorganizzazione del Comitato olimpico nazionale.
È ovvio che la funzionalità del CONI, identica in tutti questi anni, e’ stata garantita da oltre venti anni anche da una efficace comunicazione realizzata da giornalisti professionisti con le garanzie del contratto giornalistico.
Se è vero che Coni è ente pubblico dotato di autonomia organizzativa, non può essere soggetto alle caratteristiche della pubblica amministrazione in quanto organo autonomo dallo Stato per le particolari, specifiche e uniche funzioni che adempie e realizza; dunque non c’è alcun automatismo che lo debba rendere equiparabile a chi lavora per ministeri ed enti locali.
Sappiamo anche che la dirigenza del CONI è soddisfatta del lavoro e dei risultati ottenuti dai colleghi.
Riteniamo un grave errore la scelta annunciata e invitiamo tutte le parti a considerare soluzioni in linea con le attuali condizioni economiche e contrattuali.
Segreteria ASR