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Emergenza ambientale: nuove proposte di sostenibilità

* Procedura necessaria per ottenere i crediti formativi.

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Il Corso

L’inquinamento sta distruggendo il nostro pianeta giorno dopo giorno, fra degrado urbano, aree verdi sempre più incolte e abbandonate, oceani devastati dalla plastica e non solo. Intanto l’Organizzazione metereologica mondiale (WMO) rileva che l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera,  oltre alla temperatura in progressiva crescita e ai cambiamenti climatici, negli ultimi dieci anni ha portato all’innalzamento del livello dei mari, alla diminuzione del ghiaccio marino, alla continua perdita di massa glaciale in Groenlandia e nelle calotte antartiche. Quali sono le conseguenze? Il riscaldamento globale continuerà a provocare fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti come inondazioni, siccità, piogge intense e ondate di calore che causano incendi boschivi e scarsità delle risorse idriche. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, considerato che l’inquinamento atmosferico influisce non solo sull’ambiente ma anche sula salute delle persone? L’11 dicembre del 2019 la Commissione Europea ha presentato il Green Deal europeo, un pacchetto ambizioso di misure finalizzate al raggiungimento di zero emissioni di carbonio entro il 2050. Ma a che punto siamo? E ancora: siamo consapevoli che i nostri dispositivi elettronici e le infrastrutture digitali consumano quantità sempre maggiori di elettricità? Purtroppo, se l’energia elettrica non proviene da fonti rinnovabili, produce emissioni di gas serra.

Nel 2008 le tecnologie digitali utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni (ICT) hanno contribuito per il 2% alle emissioni globali di CO2 e nel 2020 sono arrivate al 3,7%. Si presume che nel 2025 raggiungeranno l’8,5%, ovvero l’equivalente delle emissioni di tutti i veicoli leggeri in circolazione, e un recente studio di Assessing ICT global emissions footprint avverte che nel 2040 l’impatto del digitale arriverà al 14%. Cosa si può fare per ridurre l’effetto serra e il riscaldamento globale? Come si possono contrastare i cambiamenti climatici? La green economy ci salverà?

 

 

Docenti

 

  • Annalisa Corrado Responsabile dello sviluppo di progetti innovativi presso AzzeroCO2
  • Francesco Ferrante Ecologista e vicepresidente di Kyoto Club

 

Introduce e modera

Marina Cocozza, giornalista

 

 

Altri metodi di pagamento e policy sui rimborsi

Il Corso

L’inquinamento sta distruggendo il nostro pianeta giorno dopo giorno, fra degrado urbano, aree verdi sempre più incolte e abbandonate, oceani devastati dalla plastica e non solo. Intanto l’Organizzazione metereologica mondiale (WMO) rileva che l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera,  oltre alla temperatura in progressiva crescita e ai cambiamenti climatici, negli ultimi dieci anni ha portato all’innalzamento del livello dei mari, alla diminuzione del ghiaccio marino, alla continua perdita di massa glaciale in Groenlandia e nelle calotte antartiche. Quali sono le conseguenze? Il riscaldamento globale continuerà a provocare fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti come inondazioni, siccità, piogge intense e ondate di calore che causano incendi boschivi e scarsità delle risorse idriche. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, considerato che l’inquinamento atmosferico influisce non solo sull’ambiente ma anche sula salute delle persone? L’11 dicembre del 2019 la Commissione Europea ha presentato il Green Deal europeo, un pacchetto ambizioso di misure finalizzate al raggiungimento di zero emissioni di carbonio entro il 2050. Ma a che punto siamo? E ancora: siamo consapevoli che i nostri dispositivi elettronici e le infrastrutture digitali consumano quantità sempre maggiori di elettricità? Purtroppo, se l’energia elettrica non proviene da fonti rinnovabili, produce emissioni di gas serra.

Nel 2008 le tecnologie digitali utilizzate nella trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni (ICT) hanno contribuito per il 2% alle emissioni globali di CO2 e nel 2020 sono arrivate al 3,7%. Si presume che nel 2025 raggiungeranno l’8,5%, ovvero l’equivalente delle emissioni di tutti i veicoli leggeri in circolazione, e un recente studio di Assessing ICT global emissions footprint avverte che nel 2040 l’impatto del digitale arriverà al 14%. Cosa si può fare per ridurre l’effetto serra e il riscaldamento globale? Come si possono contrastare i cambiamenti climatici? La green economy ci salverà?

 

 

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  • Annalisa Corrado Responsabile dello sviluppo di progetti innovativi presso AzzeroCO2
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Perché scegliere i nostri corsi?

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Domande frequenti

Posso acquistare il corso direttamente online?

Sì, certo. Ti puoi iscrivere al corso aggiungendolo al carrello e finalizzando l’acquisto pagando con carta di credito.

Perché i corsi sono suddivisi in Primo e Secondo Livello?

I corsi di Primo Livello affrontano conoscenze e pratiche base e sono dunque indirizzati a chi si avvicina per la prima volta ad una materia. Il Secondo Livello è invece pensato per chi ha già frequentato il Primo o per chi ha una comprovata esperienza equivalente.

Possono partecipare soltanto gli iscritti all’Ordine dei giornalisti?

No, la nostra formazione è aperta a tutti, dunque anche ai non giornalisti. Tuttavia gli iscritti all’Odg hanno la precedenza sui non iscritti in caso di raggiungimento del limite massimo dei posti disponibili.

Chi sono i docenti di Stampa Romana?

I nostri docenti sono tutti professionisti attivi mondo del giornalismo e della comunicazione, costantemente aggiornati su tutte le novità di settore.

I corsi prevedono una parte pratica?

Ogni corso è progettato e realizzato per trasmettere ai partecipanti non solo conoscenze teoriche ma anche il know how dell’esperienza sul campo. Gli appuntamenti prevedono dunque vari momenti di applicazione degli strumenti studiati in aula.

Acquistando il corso si ha diritto automaticamente ai crediti formativi?

No, per acquisire i crediti formativi è indispensabile registrarsi al corso anche sulla piattaforma Formazione Giornalisti.

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