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La scomparsa di Pio d’Emilia, inviato e corrispondente dal Giappone. Il ricordo di Stampa Romana

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Ci ha lasciato Pio d’Emilia.

Collega di grande esperienza e rigore professionale, esperto di Estremo Oriente e in modo particolare di Giappone aveva lavorato e collaborato per testate italiane come il Manifesto e L’Espresso ed alcune locali e in inglese per diventare tre lustri fa corrispondente per Skytg24.

Memorabile il suo racconto da Fukushima, dall’incidente alla centrale nucleare raccontata con i primi esempi di mobile journalism. Ma ha continuato a lavorare e seguire le rivolte di Hong Kong, i congressi del partito comunista cinese, le tensioni con la Corea del Nord, la stagnazione dell’economia giapponese e la vitalità culturale del Sol levante.

Collaborava anche con l’Avvenire, il Messaggero e Left, con una rubrica sul e dal Giappone.

Il suo reportage dall’Ungheria sulla crisi dei migranti gli valse il premio Ischia.

Conscio dell’importanza e del ruolo della sua comunità professionale era stato eletto nelle file di Informazione@futuro nelle recenti elezioni sindacali ed era pronto a partecipare alla massima assise del sindacato nazionale a Riccione.

Alla redazione di Sky e alle colleghe e ai colleghi che hanno lavorato con lui il cordoglio di Stampa Romana. E alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze.

Lo ricordiamo con le sue parole: “Non sempre riesco a capire. Non sempre mi faccio capire. Ma ci provo”.

Ci sei riuscito benissimo Pio.

Che la terra ti sia lieve.

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