L’Associazione Stampa Romana è accanto ai colleghi dell’agenzia Dire, oggi in sciopero contro la procedura di licenziamento collettivo per 15 giornalisti e 13 grafici avviata dall’editore, dopo quasi due anni di contratto di solidarietà, con un rilevante sacrificio economico dei dipendenti.
Proprio quando si concretizza per la Dire la possibilità di accedere ai consistenti fondi stanziati dal Dipartimento per l’Editoria di Palazzo Chigi, che tengono conto anche dei livelli occupazionali garantiti, l’editore anziché puntare su un credibile piano editoriale e industriale mette sul tavolo una infondata e lacunosa procedura per licenziamenti che appaiono illegittimi e immotivati e comunque ritorsivi.
Un atteggiamento autolesionista che mette a rischio l’erogazione dei contributi pubblici e la stessa agenzia. L’Associazione Stampa Romana contrasterà in ogni sede questo tentativo di scaricare sui dipendenti la mancanza di strategia e progettualità da parte dell’azienda e continuerà ad adoperarsi per il ripristino di corrette relazioni sindacali, chiedendo innanzitutto all’editore di ritirare l’azione risarcitoria nei confronti dei membri del Cdr per una nota pubblicata a fine luglio sul sito della Slc-Cgil.
La Segreteria dell’Associazione Stampa Romana
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