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Crisi in redazione: il ”Domani” di Bologna cessa le pubblicazioni dal primo novembre. I sindacati: mobilitazione per scongiurare la chiusura

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Dal primo novembre il ”Domani di Bologna” chiuderà i battenti. L’Editoriale Bologna srl della cooperativa L’Oggi, associata a Legacoop, che edita il giornale, lo ha comunicato ai sindacati. Così da sabato prossimo i 17 giornalisti e gli 8 poligrafici non avranno più un lavoro. ”Le organizzazioni sindacali (Fnsi, Aser, Cdr, Cgil-Slc, Rsa) – ha fatto sapere il cdr in una nota – alla luce di questa comunicazione, hanno deciso di chiedere l’attivazione urgentissima del tavolo di crisi istituzionale per poter scongiurare questa drammatica prospettiva”.

La richiesta è stata avanzata all’assessore regionale alle Attività Produttive Duccio Campagnoli, alla presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e al sindaco Sergio Cofferati. Le istituzioni hanno risposto positivamente alla richiesta e il tavolo di crisi è stato convocato per martedì pomeriggio alle 15.

A fine settembre c’erano stati contatti tra Legacoop Bologna, in rappresentanza della proprietà, e il Gruppo Spallanzani ma la trattativa era poi saltata. In quei giorni Legacoop aveva confermato di non essere intenzionata a proseguire da sola la scelta editoriale avviata otto anni fa, motivandola con ragioni economiche, e con il carattere non ”strategico” per le imprese del movimento cooperativo bolognese dell’impegno nel settore editoriale. La proprietà ha fatto sapere alla redazione che la trattativa con il gruppo Spallanzani è saltata definitivamente.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna ”esprimono forte solidarietà ai colleghi del Domani di Bologna che dal primo novembre rischiano di non essere più al lavoro. Da quel giorno, infatti, l’azienda che edita il quotidiano ha comunicato che non pubblicherà più il giornale. L’impegno del Sindacato dei giornalisti sarà quello, invece, di suscitare la massima attenzione affinchè la pubblicazione possa di nuovo tornare in edicola e non far mancare un importante punto di riferimento per la realtà regionale – si legge in una nota – Servono risorse nuove per riaprire i rubinetti del credito e per tutelare l’occupazione giornalistica ma, ovviamente, le notizie sui pesanti tagli all’editoria, che l’esecutivo ha messo in cantiere, non sembrano aiutare le vere iniziative editoriali come il Domani di Bologna. La Fnsi e l’Aser sono impegnate a ricercare tutto ciò che sia necessario per la continuazione delle pubblicazioni e per sostenere qualsiasi intervento di socialità fosse necessario”.

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