Oltre 150 giornalisti sudanesi hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro al censura; per lo stesso motivo tre quotidiani indipendenti hanno deciso di sospendere temporaneamente le pubblicazioni. La Costituzione provvisoria sudanese garantisce la libertà di stampa ma la censura è una pratica quotidiana e i funzionari dei servizi di sicurezza sudanesi controllano quotidianamente le edizioni dei giornali: i direttori che si rifiutino di ritirare gli articoli ritenuti impubblicabili rischiano il sequestro del giornale.
In particlare, sottoposti a censura sarebbero tutti gli articoli che trattano della difesa dei Diritti umani, della corruzione, delle accuse lanciate dalla Corte Penale Interanzionale contro il presidente sudanese Omar al Bashir e della situazione nel Darfur.