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Cronista schiaffeggiato a Napoli dal comandante dei vigili urbani: Fnsi, inaccettabile. Le immagini sul Tg3

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Napoli, 13 dic 2008 – Un giornalista ´´convocato´´ nell´ufficio del comandante della polizia municipale che, incurante anche della presenza di due rappresentanti dei cronisti, lo ha schiaffeggiato non avendo gradito il contenuto di un articolo. L´episodio risale ad alcuni giorni fa, ma ha ottenuto una grande risonanza grazie alle immagini trasmesse ieri sera da Tg3 Linea Notte, la trasmissione di approfondimento del telegiornale di Rai3. Si´, perche´ il cronista, Carlo Migliaccio di E Polis, aveva una telecamera nascosta con la quale ha ripreso tutte le fasi di questa brutta storia, che ha suscitato oggi nuove e piu´ vibrate reazioni sia da parte dei rappresentanti della stampa sia dei politici locali, tra cui il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino. Il filmato mostra il capo della polizia municipale di Napoli, Luigi Sementa, prendere a schiaffi e apostrofare violentemente Migliaccio. ´´Tu hai messo in pericolo me e la mia famiglia per le cose che ha scritto´´ dice Sementa dopo aver assestato uno schiaffone al giornalista. Il comandante si era risentito del fatto che nell´articolo, dove venivano mosse critiche al comportamento dei vigili, vi sarebbe stata l´indicazione della sua abitazione privata. Un´accusa respinta dal giornalista. ´´Pur comprendendo la preoccupazione del Comandante della Polizia Municipale di voler garantire la sicurezza dei propri congiunti – ha detto Iervolino – il sindaco ha espresso il piu´ vivo disappunto per quanto accaduto nei rapporti con il giornalista Alessandro Migliaccio e per le modalita´ in cui l´episodio si e´ verificato´´. ´´Uno schiaffo dato ad un giornalista – dice la Fnsi – da parte di chi deve, piu´ di altri, rispettare le regole ed il lavoro altrui e´ uno schiaffo inaccettabile che non puo´ essere derubricato come semplice sfogo. Suona, invece, come uno schiaffo che si puo´ dare al giornalista il cui lavoro non e´ stato gradito´´. Migliaccio e´ amareggiato anche dal comportamento dei colleghi: ´´Molti mi hanno chiesto di tacere sulla vicenda, di lasciar correre. Quando poi hanno saputo che avevo ripreso tutto con una telecamera, improvvisamente mi si e´ fatto il vuoto attorno. I colleghi campani, tranne quelli di E polis, mi hanno tradito tutti. Si sono limitati ad un comunicato di solidarieta´ ma al di la´ di questo nessuno spazio sulla stampa locale´´ ha affermato in un´intervista rilasciata a www.articolo21.info. E Beppe Giulietti, portavoce dell´Associazione, giudica il gesto di Sementa incompatibile con qualsiasi funzione pubblica. Intanto la polizia municipale ha reso noto che oggi una busta contenente un proiettile calibro 38 special e´ stata recapitata a Sementa presso il comando della polizia municipale. Nella busta, oltre al proiettile, c´era una fotocopia dell´articolo del quotidiano ´Il Napoli´ intitolato ´Gran bazar d´illegalita´ nel rione del comandante´: sulla fotocopia sono state tracciate due croci, sul nome di Sementa e su quello della strada dove abita il generale. L´assessore alla Polizia urbana Luigi Scotti convochera´ nei prossimi giorni il comandante: ´´Anche la convocazione del giornalista al comando della polizia municipale mi sembra insolita´´ ha detto Scotti.

 “Il clamore suscitato dall´aggressione subita dal collega di E-polis a Napoli da parte di un ufficiale dei vigili urbani, ripropone l´esigenza di una cultura di rispetto per gli organi di informazione ed i loro operatori da parte di chi e´ incaricato di funzioni di polizia”. LO afferna la Fnsi in una nota, rilevando che “uno schiaffo dato ad un giornalista da parte di chi deve, piu´ di altri, rispettare le regole ed il lavoro altrui e´ uno schiaffo inaccettabile che non puo´ essere derubricato come semplice sfogo. Suona, invece, come uno schiaffo che si puo´ dare al giornalista il cui lavoro non e´ stato gradito”. Nessun giornalista, aggiunge il sindacato della stampa, “ha nel proprio dna quello di essere accondiscendente e cortigiano verso chicchessia. Nello specifico va sottolineato che a Napoli ed in Campania gia´ troppi giornalisti sono sotto tiro della criminalita´. Per i tutori dell´ordine non e´ accettabile perdere la testa al di la´ di ogni considerazione”. La Fnsi, con l´Associazione napoletana della stampa, resta vicina al collega Alessandro Migliaccio e chiede che “fatti del genere non si debbano mai piu´ ripetere”. (agi)

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