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Cina, arrestato e non scomparso giornalista che indagava su un episodio di corruzione

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Taiyuan, 16 dic 2008 – Si temeva fosse stato ucciso mentre indagava su un episodio di corruzione. Invece è stato arrestato per attività criminali Guan Jian, il giornalista cinese scomparso dall´inizio di dicembre. Lo ha scritto il giornale per il quale il reporter lavora, il Wangluo Bao sul suo sito web. Il direttore del giornale ha dichiarato che Guan stava indagando su una vendita di terra che avrebbe potuto essere stata condotta illegalmente nello Shanxi. 



Il giornale afferma di aver avuto la notizia dalla polizia della provincia dell´Hebei, che ha aggiunto di non ritenere opportuno spiegare di quale reato è accusato il giornalista. Di Guan non si avevano notizie dal primo dicembre, quando era stato prelevato da un gruppo di uomini in borghese nell´albergo nel quale alloggiava a Taiyuan, nella provincia settentrionale dello Shanxi. Le immagini registrate da una videocamera dell´albergo lo mostrano mentre viene costretto da un gruppo di persone a salire su una jeep. Da allora se ne sono perse le tracce.

In Cina i casi di vendita illegale di terra – operazioni condotte senza pagare gli indennizzi dovuti e nelle quali spesso i politici locali sono complici degli acquirenti, in genere grandi imprese edili – sono frequenti e a volte danno adito a proteste e contestazioni. Il caso di Guan, riportato dalla stampa cinese, segue a ruota quello di Li Min, una giornalista della TV di Stato che è stata arrestata con l´accusa di corruzione. Secondo la famiglia della giornalista, l´ arresto è stato in realtà motivato dalla volontà di impedirle di portare a termine un´inchiesta che aveva iniziato sempre nella provincia dello Shanxi. (tgcom)

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