Lo sciopero ha avuto un’adesione eccezionale. I giornalisti tornano a mobilitarsi compatti, dopo molti anni, per il rinnovo del contratto di lavoro, da troppo tempo scaduto, e per la dignità della professione.
La categoria rialza la testa, per difendere il potere di acquisto delle retribuzioni, per dire no allo sfruttamento indecente di collaboratori e precari, alla penalizzazione di giovani e neoassunti, per rispondere al sistematico attacco ai diritti sui luoghi di lavoro, perchè gli editori, che continuano a ricevere importanti risorse pubbliche, le investano per garantire un’informazione di qualità, con giornalisti retribuiti dignitosamente e correttamente.
L’Associazione Stampa Romana ringrazia tutti i colleghi che hanno aderito allo sciopero, i comitati di redazione, tutti coloro che si sono adoperati per la sua riuscita. Un ringraziamento particolare va ai giornalisti delle cooperative, ai freelance, ai precari, ai collaboratori, ai colleghi con un diverso contratto di lavoro: la loro adesione testimonia che questa mobilitazione è stata percepita giustamente come necessaria per tutta la categoria, per la tutela del suo ruolo e della sua identità.
Stampa Romana è e sarà concretamente vicina, con gratitudine, ai comitati di redazione e ai colleghi che hanno scioperato in quei giornali in cui ci sono state pressioni e minacce da parte degli editori, dei direttori e dei loro stretti collaboratori, che hanno forzato la mano, mandando in edicola, nonostante l’adesione della grande maggioranza delle redazioni, quotidiani raffazzonati o pieni di contributi di esterni.
Episodi miserevoli, indegni di un paese civile, che minano il diritto allo sciopero sancito dalla Costituzione e che sono un attacco a tutti i colleghi. Stampa Romana, insieme alla FNSI, valuterà le azioni da intraprendere.
La Segreteria dell’ASR
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