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Etica & professione: ricerca Odg sugli editori, freelance malpagati e ricattati. Al setaccio sessanta testate

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Roma, 18 mag 2010 – Articoli pagati 2.50 euro, forfait mensili di 50 – 100 euro; pezzi mai retribuiti, o pagati dopo un anno; collaborazioni che dopo un certo numero di articoli diventano a titolo gratuito o ricevano compensi drasticamente tagliati. Sono fra ´´i dati della vergogna´´ come li ha definiti il segretario generale del Consiglio nazionale dell´Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, emersi dalla ricerca ´Smascheriamo gli editori´ presentata oggi a Roma. La raccolta dei dati, che riguarda circa una sessantina di testate, fra cui molte nazionali, da La Repubblica a Libero, da Il Foglio a Il Manifesto, da agenzie come Ansa e Apcom, e´ stata possibile ´´grazie a circa 1000 giornalisti freelance, che hanno accettato di rispondere alla nostra richiesta, mandata per email a circa 4000 giornalisti professionisti, di rivelare le condizioni in cui lavorano´´. Iacopino e i politici intervenuti, il Ministro della Gioventu´ Giorgia Meloni, i senatori Vincenzo Vita (Pd) e Elio Lannutti (Idv), Antonio Borghesi, vice capogruppo dell´Italia dei Valori alla Camera e Silvano Moffa (Pdl), presidente della Commissione lavoro della Camera, hanno stigmatizzato come molti dei pagamenti iniqui vengano da testate che ricevono i contributi statali per l´editoria. Per questo Lannutti e Moffa si sono detti pronti a lavorare a una proposta di legge ´´che stabilisca per le testate che ricevono contributi statali un livello obbligatorio di retribuzione adeguata e garanzie minime per i collaboratori´´. Fra i casi piu´ emblematici indicati nella ricerca, ci sono quelli de La voce della Romagna che paga un articolo 2 euro e 50 e il Nuovo Corriere di Firenze, che offre ai collaboratori forfait mensili da 50 a 100 euro. Ad entrambe le testate vanno contributi pubblici per oltre 2 milioni e mezzo di euro l´anno. La Repubblica (che rientra nel contributo al Gruppo L´espresso – La Repubblica di oltre 16 milioni di euro), secondo le testimonianze raccolte, paga 30 euro un articolo di 5000 – 6000 battute. Il Messaggero (circa un milione e mezzo di contributi) paga al massimo 27 euro ad articolo. L´Ansa paga 5 euro per ogni lancio. L´Apcom offre da 4 a 8 euro, ma non paga nulla nel caso in cui l´evento assegnato non si realizzi. Il Manifesto (oltre 5 milioni di contributi) non avrebbe pagato alcuno degli articoli scritti dal collaboratore interpellato ´´neanche per le aperture´´. Il Sole 24 ore (oltre 19 milioni di contributi l´anno) paga 50 centesimi a riga. Libero (5 milioni e 451 mila euro di contributi) da´ 18 euro anche per un´apertura. ´´I dati – dice il Vice Presidente dell´Ordine nazionale dei giornalisti, Enrico Paissan – sono parziali ma significativi. Mostrano che quello di giornalista freelance e´ uno dei lavori piu´ precari e meno retribuito dell´intero Paese. E´ una categoria sottoposta a ricatto quotidiano´´. (ansa)

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